L’Italia conquista un posto in finale nella Billie Jean King Cup battendo 2-0 la Slovenia. E’ la sesta finale, dieci anni dopo l’ultima volta nel 2013 per le azzurre di Tathiana Garbin. L’Italia si impone 2-0 grazie ai successi in semifinale di Martina Trevisan in due set con il punteggio di 7-6 (8-6), 6-3 sulla slovena Kaja Juvan e di Jasmine Paolini che regala la gioia azzurra imponendosi in tre set con il punteggio di 6-2, 4-6, 6-3 sulla slovena Tamara Zidansek
Un’Italia favolosa, combattiva e generosa è in finale di Billie Jean King Cup. Le azzurre capitanate da Tatiana Garbin si sono imposte sulla Slovenia per 2-0, grazie ai successi di Trevisan su Juvan e Paolini su Zidansek. Il primo singolare si è aperto con Trevisan che è stata la prima ad andare avanti di un break sul 2-1. Juvan, però, ha reagito con carattere, ristabilendo l’equilibrio nell’ottavo game. In una partita sempre più accesa agonisticamente prima l’italiana ha sprecato una palla break per andare a servire per chiudere il parziale sul 4-4, poi si è spinta fino ai vantaggi sul successivo 5-5, nonostante Juvan fosse stata 40-0 nel proprio turno di servizio. Vantaggi da cui anche Trevisan, però, si è dovuta salvare per garantirsi il tiebreak. Un set così combattuto non poteva che finire in volata, con la numero 2 d’Italia che è finita subito sotto 0-3 e che ha dovuto annullare un set point sul 6-5, per poi chiudere il parziale 8-6 al termine di un punto costruito con magistrale intelligenza tattica e chiuso con una precisa volee.
Il secondo set
Emozioni anche nel secondo set: ancora una volta il terzo game è stato crocevia, con Juvan che è andata avanti di un break, ma che è stata immediatamente riagganciata da Trevisan sul 2-2, nonostante un vantaggio di 40-0 nel proprio turno di servizio. Con la numero 2 di Slovenia sempre più insicura al servizio, Martina ha piazzato lo strappo decisivo sul 4-3 e ha difeso con le unghie e con i denti il break acquisito chiudendo la partita al quarto match point al termine di un ultimo game da 12 punti.
Il match di Paolini
Con la qualificazione sulla racchetta, la numero 1 d’Italia, Jasmine Paolini ha interpretato alla perfezione la partita decisiva con Zidansek. Nel primo set la numero 30 WTA ha iniziato con il freno a mano, annullando due palle break in apertura, ma poi è emersa dalla confusione di metà parziale con un break nel quarto game un altro sul 5-2 per chiudere il set già in risposta. Messa alle strette, Zidansek ha reagito strappando il servizio a Paolini e rintuzzandone il controbreak immediato con un nuovo break, difeso dalla slovena fino al 6-4 con cui la semifinalista al Roland Garros 2021 si è guadagnata il parziale decisivo. Nel terzo set Zidansek è stata la prima ad andare avanti di un break, salendo fino al 2-0, ma Paolini ha avuto il merito di rimanere lucida, riportandosi immediatamente sul 2-2. Come per Trevisan, la svolta è arrivata nell’ottavo game: Paolini ha operato un break chirurgico e ha chiuso la partita e il tie al primo match point riportando le ragazze a un passo dal tetto del mondo. Era dal 2013 che l’Italia non arrivava così in fondo nella competizione, che all’epoca si chiamava ancora Fed Cup.