Le parole del capitano azzurro dopo la vittoria contro il CIle: “Eravamo diversi, più sereni e decisamente carichi. I ragazzi hanno alzato il ritmo e vinto con merito. Musetti e Sonego si sono comportati da coppia”. I due Lorenzo: “Felici e senza voce”
ITALIA ALLE FINALS SE…
Una vittoria da squadra. Filippo Volandri applaude la sua Italia dopo la vittoria per 3-0 in Coppa Davis contro il Cile. Serviva una reazione dopo il netto ko contro il Canada e questa è arrivata: “Eravamo diversi, più sereni e decisamente carichi – ha spiegato il capitano azzurro – parlo sempre del gruppo e l’abbiamo dimostrato. I ragazzi hanno avuto una reazione strepitosa, hanno alzato il ritmo e hanno vinto con merito. Le cose facili non ci piacciono, abbiamo messo tutto in campo”. Volandri si è poi soffermato sulle scelte, con Arnaldi schierato in singolare e la coppia Musetti-Sonego in doppia: “Faccio delle scelte che hanno un filo logico sin dall’inizio – racconta – Quando ho detto a Musetti che non avrebbe giocato in singolare, mi ha risposto che avrebbe dato tutto per questa squadra in qualsiasi circostanza. Bolelli ha dimostrato mercoledì di essere un grande doppista, mentre Sonego e Musetti avevano giocato bene a Cincinnati e anche contro il Cile si sono comportati da coppia“.
Sonego: “Serviva il cuore oltre al buon gioco”
Il protagonista azzurro contro il Cile è stato Lorenzo Sonego. Cinque ore in campo per il torinese che ha vinto sia in singolare (annullando quattro match point a Jarry) che in doppio: “Oltre a giocar bene dovevamo mettere il cuore. Siamo riusciti a restare sempre concentrati e alzare il livello. Per me è un piacere giocare in doppio con Musetti, siamo migliorati tanto”.
Musetti: “In Davis non bisogna essere una prima donna”
Importante anche l’apporto di Lorenzo Musetti. Fuori dai due singolari, il carrarino è stato impiegato da Volandri nel doppio in coppia con Sonego: “Sapevamo che il Cile è una squadra tosta. Arnaldi e Sonego sono stati fenomenali in singolare, io ho dato il mio contributo in doppio. È stata una delle mie migliori prestazioni al servizio. In Davis non bisogna essere una prima donna. Avevo fiducia nei miei compagni, noi giocatori siamo amici in campo e ci supportiamo, perdendo la voce uno per l’altro. Dopo questa vittoria meritiamo di andare a Malaga”.