Sei vittorie e dieci sconfitte: questo il bilancio, più amaro, che dolce, che viene dal primo turno di qualificazioni maschili di Wimbledon. A passare al secondo turno di tabellone cadetto dello Slam londinese sono stati Matteo Arnaldi, Mattia Bellucci, Federico Gaio, Matteo Gigante, Luca Nardi e Giulio Zeppieri, mentre sono stati subito eliminati Franco Agamenone, Riccardo Bonadio, Raul Brancaccio, Luciano Darderi, Alessandro Giannessi, Francesco Maestrelli, Francesco Passaro, Andrea Pellegrino e Andrea Vavassori.
I sorrisi
Il primo italiano ad accedere al secondo turno di qualificazioni di Wimbledon è stato Matteo Gigante. Il classe 2001 di Roma ha sconfitto la wild card di casa Harry Wendelken, numero 514 ATP, in due set, con il punteggio di 6-3, 7-6. Gigante è stato perfetto al servizio, con nove ace e zero palle break concesse, ma ha rischiato la beffa nel tiebreak del secondo set, quando ha dovuto annullare un set point. Al secondo turno l’azzurro affronterà il canadese Gabriel Diallo.
Non ha tradito le attese Matteo Arnaldi. Il ligure, testa di serie numero 1 del tabellone cadetto, ha sconfitto in rimonta il talentuoso classe 2005 cinese Juncheng Shang, imponendosi con il punteggio di 3-6, 7-6, 7-5. Non un inizio facile sull’erba di Roehampton per il classe 2001 ligure che è stato in svantaggio di un set e un break e che ha chiuso la partita con 8 ace e 6 doppi falli. Decisiva, però, la maggiore “esperienza” del numero 78 ATP, soprattutto nel tiebreak del secondo parziale e nelle fasi finali di partita. Al secondo turno di qualificazioni, Arnaldi affronterà un altro italiano, il numero 219 ATP Federico Gaio, che ha sconfitto in rimonta la wild card di casa Daniel Cox con il punteggio di 2-6, 7-6, 7-5. Rimpianti per il britannico che ha servito per il match sul 5-4 nel terzo set.
Avanzano al secondo turno di qualificazioni di Wimbledon altri due Next Gen italiani: Luca Nardi e Giulio Zeppieri: il classe 2003 marchigiano ha sconfitto lo slovacco Jozef Kovalik in tre set con il punteggio di 6-2, 4-6, 6-4 in due ore esatte di gioco e al secondo turno affronterà la testa di serie numero 4 del tabellone cadetto, il giapponese Taro Daniel, mentre il classe 2001 di Roma ha sconfitto il coetaneo francese Arthur Cazaux in due set con il punteggio di 7-6, 6-4 in quasi due ore di gioco e adesso se la vedrà con un altro transalpino, l’ex numero 10 ATP Lucas Pouille, iscritto alle qualificazioni con il ranking protetto.
A chiudere la giornata di sorrisi azzurri a Wimbledon, il successo del classe 2001 lombardo, Mattia Bellucci vittorioso per 6-3, 6-4 sul russo Ivan Gakhov, che in stagione aveva messo in difficoltà Novak Djokovic al secondo turno di Monte-Carlo. Al secondo turno l’azzurro affronterà il coetaneo belga Raphael Collignon.
Le delusioni
In casa Italia, la giornata di qualificazioni di Wimbledon si era aperta male, con la netta sconfitta di Andrea Pellegrino contro il giapponese Rio Noguchi. Al numero 211 ATP sono bastati appena 51 minuti e un doppio 6-1 per regolare il ventiseienne azzurro.
Fuori tra i rimpianti, invece, Franco Agamenone: il numero 174 ATP è stato avanti di set e break contro un altro giapponese, Kaichi Uchida, prima di perdere nettamente il tiebreak nel secondo parziale per 7-2 e di cedere di schianto nel terzo set, perso per 6-2.
Lottano Luciano Darderi e Alessandro Giannessi, ma entrambi sono costretti a salutare subito Londra: il classe 2002 di origini argentini aveva vinto il primo parziale per 7-5 contro il tedesco Maximilian Marterer, ma ha subito la rimonta prepotente del numero 169 ATP che si è imposto in rimonta con un doppio 6-1. Il trentenne ligure, invece, è rimasto sempre attaccato alla partita contro la wild card di casa Charles Broom, ma dal 3-3 nel terzo set il britannico non ha più perso un punto.
Più netta la sconfitta di Francesco Passaro: il classe 2001 di Perugia non è riuscito a ribaltare il pronostico per il quale era sfavorito contro il sempre ostico Denis Kudla, specialista sull’erba. Lo statunitense si è imposto con un doppio 6-4 in un’ora e mezza di gioco.
Salutano Londra prematuramente anche Raul Brancaccio, piegato per 6-4, 7-6 dal francese Enzo Couacaud, di cui ci si ricorderà perché agli Australian Open era riuscito a strappare un set a Novak Djokovic, e Riccardo Bonadio, sconfitto per 6-2, 6-4 dall’ecuadoregno Emilio Gomez.
Niente impresa per Francesco Maestrelli che, fresco di finale nel Challenger di Parma, persa contro il francese Muller, si è arreso a un altro transalpino, il talentuoso classe 2000 Hugo Gaston, che si è imposto per 7-5, 6-4 dopo aver annullato 4 set point all’italiano nel primo parziale.
Subito fuori anche Flavio Cobolli, sconfitto dall’argentino Juan Pablo Ficovich, di quasi 100 posizioni più sotto di lui nel ranking ATP, con un netto 6-3, 6-4.
Out al primo turno di qualificazioni, infine, Andrea Vavassori, eliminato dall’australiano Marc Polmans con il punteggio di 7-6, 7-5 in quasi due ore di gioco. L’italiano manca l’accesso nel tabellone principale dei Championships per il secondo anno di fila, dopo che nel 2022 era entrato in main draw ed era stato sconfitto al primo turno dallo statunitense Frances Tiafoe.