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Zverev: “Ritrovare fiducia è stato difficile. Ora spero di giocare ancora due partite nel torneo”

Analizzando il tabellone di Roland Garros 2023, i possibili accoppiamenti teorici dei quarti di finale e le potenziali “mine vaganti”, è stato discretamente facile prevedere che il giocatore più pericoloso al di fuori dai top8 era Alexander “Sasha” Zverev. Il tedesco è scivolato indietro nel ranking ATP dopo la ben più grave scivolata patita lo scorso anno, sul Chatrier, in semifinale contro Rafael Nadal. Era in corso una battaglia feroce, palla su palla, di una potenza e “violenza” agonistica totale. Il super campione di Maiorca a fatica conteneva le bordate del tedesco. Dopo oltre due ore e mezza di lotta, si arriva al secondo tiebreak del match. Rafa è “paonazzo”, sente la fatica, sembra più fresco Sasha. Purtroppo il destino si è messo si è messo di traverso e ha rovinato un match epico: su di un normale recupero verso destra, la caviglia di Zverev resta impigliata nella terra del campo, una storta terribile e caduta fragorosa. Le urla di Alexander fanno subito capire che è una distorsione grave, la partita è finita lì. Esce in lacrime, in carrozzina, sotto gli applausi delusi e preoccupati degli spalti. Torna in campo con le stampelle, per salutare il rivale e il pubblico. Una vera disdetta, perché la partita non doveva finire così ed era tutt’altro che finita… la sensazione che il tedesco ne avesse di più e alla lunga avrebbe potuto farcela era netta.

C’ha messo mesi a tornare in campo e altrettanti a ritrovare condizione e fiducia. Non ha disputato una buona stagione 2023 Zverev, ritrovarsi è stato difficile. Ma è bello che l’abbia fatto proprio a Parigi, dove il suo calvario era iniziato. Nessuno potrà cancellare il dolore e la sofferenza di quei mesi, passati tra operazioni per ricostruire i tendini lesionati della caviglia e tutto il resto, ma adesso può sorridere rilassato e raccontare come stia vivendo un torneo che l’ha rimesso dove merita di stare: tra i migliori.

Zverev nei quarti ha sconfitto in quattro set l’ottimo Tomas Etcheverry di questo torneo, il vuoto nuovo del momento, dotato di un tennis molto interessante. Una vittoria che porta Sasha di nuovo in semifinale, e stavolta la sua ambizione è chiara, giocare ancora due partite nel torneo, sbarcare per la prima volta a giocarsi la coppa dei Moschettieri, contro il vincente della super sfida Alcaraz-Djokovic.

“Tomas sta giocando un tennis incredibile. Mi ricorda molto Del Potro: il suo diritto, soprattutto il modo in cui lo colpisce. È un giocatore incredibile, è molto giovane”, ha detto Zverev dopo la vittoria di ieri. “Penso che se continua a giocare in questo modo suo troveremo spesso nei quarti di finale dei tornei importanti. Penso che possa vincere grandi tornei. Non auguro altro che il meglio per lui. Spero che possa continuare così”.

Zverev è stato felice di poter giocare di giorno, suggerendo che le partite serali non sono nelle sue corde: “Le condizioni durante il giorno sono assai migliori per me. La palla è più veloce, rimbalza molto più alta, quindi penso che per il modo in cui gioco a tennis sulla terra battuta le condizioni più veloci siano decisamente migliori per me. Giocando di notte devo adattare tutto il gioco. Sono al Roland Garros e sono felice, non c’è nient’altro di cui parlare. Penso di aver meritato di vincere. È stato l’anno più difficile della mia vita. Amo il tennis con tutto il cuore. Amo lo spirito competitivo e questo mi è stato tolto un anno fa. Ora voglio disputare ancora due partite qua”, conclude Zverev.

Il rientro è stato più difficile del previsto: “Sì, poter giocare senza dolore è stata la chiave, ci è voluto più tempo del previsto. Tuttavia, all’inizio della stagione, in Australia giocavo ancora su una gamba sola. Poi penso che fino a Indian Wells, Miami, a volte soffrivo ancora. Non ero in grado di allenarmi normalmente. Non ero in grado di fare le cose che volevo. Ci vuole anche del tempo per sentire di nuovo la fiducia nella tua gamba per scivolare sul campo, essere in grado di muoverti come prima. Per fortuna, ormai è nel passato”.

Lo aspetta una semifinale non facile contro un redivivo Ruud, che ha sconfitto Rune per la quarta volta su cinque confronti diretti. Sembra tornato assai più pimpante il norvegese, di nuovo sicuro nell’aggredire la palla col diritto e più costante nello scambio. I confronti diretti tra Zverev e Ruud vedono il tedesco in vantaggio per 2-1, ma si è sempre giocato sul sintetico. Chi sarà il favorito su terra? Non facile dirlo. Zverev ha ritrovato una buona efficacia nei suoi colpi, ma è parso ancora un po’ indietro come costanza nella spinta e sicurezza in risposta; nemmeno Ruud tuttavia è attualmente a livello spaziale dello scorso anno, quando non sbagliava praticamente mai nello scambio e fargli il punto era una vera impresa. Sarà una partita probabilmente equilibrata e grande occasione di rilancio per entrambi. Forse proprio l’aspetto mentale potrebbe essere decisivo, ancor più se dovesse andare in scena una grande battaglia.

Tutti gli occhi degli appassionati saranno puntanti sulla semifinale della parte alta del tabellone, ma anche la sfida tra Ruud e Zverev potrebbe essere una partita molto interessante.

Marco Mazzoni


Fonte: http://feed.livetennis.it/livetennis/


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