Ha fatto segno due con le dita, si è pulito la maglia per la foto. “La volevo per la mia cameretta”, ha spiegato. Remco Evenepoel, lucido, spietato e fenomenale dopo i 260 km che l’hanno portato, se ancora ce ne fosse stato bisogno, nella storia del ciclismo. Il campione del mondo ha dominato la Liegi-Bastogne-Liegi, bissando il trionfo del 2022, con un assolo straordinario negli ultimi 30 km. Scattato sulla Redoute, ha dato il colpo di grazia poco dopo, lasciando sui pedali tutti gli avversari e arrivando a Liegi, nel tripudio della sua gente, con oltre un minuto di vantaggio su Pidcock e Buitrago. Evenepoel, classe 2000, vince la Liegi in maglia iridata come Argentin e soprattutto come Eddy Merckx, il ‘Cannibale’, a cui tende ad assomigliare sempre più. Peccato per il mancato duello con Tadej Pogacar, caduto dopo 85 km e tornato a casa con la frattura dello scafoide del polso sinistro. Operato a Genk, la partecipazione al Tour de France non è a rischio. Sarà invece al Giro il fenomeno Remco, che dopo la Vuelta e la maglia arcobaleno, sogna anche il rosa. Come dargli torto?
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