Semplicemente straordinario: fenomeno in una generazione di fenomeni, Mathieu Van der Poel conquista l’edizione numero 120 della Parigi-Roubaix. Dopo tre attacchi simili a rasoiate, il quarto è quello decisivo: dopo aver rischiato di cadere insieme a Degenkolb ed essere rimasto in sella in modo quasi miracoloso, alla fine del Carreofur de l’Arbre stacca tutti. Con lui rimane solo l’eterno rivale Van Aert, ma il belga (che uno scossone alla gara lo aveva dato prima di Arenberg) è davvero sfortunato: una foratura proprio alla fine del Carrefour consente a Van der Poel di prendere il largo. Da quel momento per l’olandese (nipote di Poulidor) è una volata solitaria verso Roubaix. Una prova di forza della Alpecin, che piazza al secondo posto Philipsen, autore di una grande prova di squadra, abile nello spezzare e chiudere il tentativo di Van Aert di inseguire Van der Poel. Van Aert, sfortunato (anche se i problemi tecnici sono ingredienti naturali dell’Inferno del Nord e vanno messi in conto) per la foratura sua e della doppia foratura del compagno di squadra Laporte, chiude al terzo posto. Buona prova di Filippo Ganna: sempre tra i migliori, recupera e ricuce gli strappi della coppia Van der Poel-Van Aert, corre una gara intelligente ma deve cedere allo strapotere di Van der Poel e chiude sesto. Per sua stessa ammissione nel post gara: “Gli ultimi 30 km non passavano mai, sono stati una sofferenza. Devo ringraziare la squadra per il lavoro che ha fatto, mi sono un po’ mancate le gambe nel finale”. Per Van der Poel è doppietta dopo la Milano-Sanremo, due classiche Monumento conquistate in stagione. Una prova di forza incredibile: “Oggi mi sentivo fortissimo – ha dichiarato al termine della gara- Ho capito che Van Aert aveva avuto un problema, probabilmente saremmo andati al traguardo insieme. Purtroppo a volte capita in corsa. E’ stata la mia migliore stagione di classiche di sempre, finirla così è un sogno“. Una Milano-Sanremo, due Giri delle Fiandre (e quest’anno è arrivato secondo), una Parigi-Roubaix: sarà il primo di questa generazione di campioni a conquistare tutte e 5 le Monumento? Gli mancano Liegi-Bastogne-Liegi e Lombardia. Gli avversari sono fortissimi: Pogacar, Van Aert, Evenepoel…Una cosa è sicura: questi ragazzi ci regalano ogni volta spettacolo. Chapeau.
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