Non sembra esserci pace per Matteo Berrettini, che deve fare i conti con l’ennesimo forfait di una carriera piena di imprevisti e infortuni. Dal guaio agli addominali che lo ha estromesso dagli Australian Open e dalle ATP Finals, fino all’operazione alla mano che lo ha tenuto fermo quasi tre mesi. Infine il Covid, a poche ore dal debutto di Wimbledon, dove era tra i favoriti. Il torneo in diretta su Sky Sport e in streaming su NOW
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“Ho il cuore spezzato nell’annunciare di essere positivo al covid”. Matteo Berrettini non giocherà a Wimbledon, Il tennista romano, finalista nel 2021 e tra i favoriti di questa edizione lo ha annunciato con un post su Instagram: il sogno per quest’anno è finito, ma tornerò più forte di prima. Sembra davvero non esserci pace per l’azzurro, reduce da due vittorie consecutive Queen’s e Halle, ma prima ancora da un’operazione alla mano destra che lo ha tenuto fuori dal circuito per quasi tre mesi. È dall’inizio della carriera che Berrettini combatte contro gli infortuni, i suoi peggiori avversari.
L’infortunio a Melbourne e il forfait olimpico
Agli Australian Open 2021 una lesione addominale lo aveva costretto a uno stop di due mesi. Tornato in campo per la stagione sulla terra rossa e sull’erba, un infortunio alla gamba rimediato durante la finale di Wimbledon gli ha impedito di partecipare alle Olimpiadi.
Il ritiro dalle Finals di Torino e l’infortunio alla mano
Alle Atp Finals di Torino gli addominali hanno ricominciato a fare male, obbligandolo a un altro ritiro e un’altra pausa forzata. Il 2022 è cominciato con un nuovo dolore agli addominali, seguito da un’operazione alla mano. Settantacinque giorni fuori e un ritorno da campione, nove vittorie e zero sconfitte, ma come al solito il come back è stato troppo breve. Al suo posto entrerà lo svedese Elias Ymer contro il cileno Cristian Garin. La buona notizia per Matteo è che questa volta non si tratta di un infortunio fisico e che non ci sarà bisogno di riabilitazione. Inoltre a Wimbledon non ci sono punti in palio quest’anno, l’italiano non ha niente da perdere. Avrà comunque bisogno di ricordarsi una vecchia frase che amava ripetere nel 2018, al suo primo stop per infortunio al ginocchio: “A volte pensiamo di essere fermi e invece stiamo solo prendendo la rincorsa”.