Il mondo del tennis piange la morte di Gianni Clerici. A 91 anni si è spento uno tra i più grandi giornalisti italiani di sempre e a lungo voce del tennis su Sky Sport con l’amico Rino Tommasi. Un personaggio conosciutissimo anche fuori dal nostro Paese, tanto che lo “Scriba” nel 2006 è stato inserito nell’International Hall of Fame. Lui, unico italiano non giocatore e secondo di sempre dopo Nicola Pietrangeli (“mi lascia solo, già mi manca”, ha commentato Pietrangeli dopo aver saputo la notizia) a essere insignito di questo prestigioso riconoscimento. Una carriera memorabile quella del columnist comasco. Nato nel 1930, è stato anche giocatore con risultati modesti (lui stesso si è sempre preso in giro sulle sue doti tennistiche). Nel 1953 la sua unica partecipazione a Wimbledon: raggiunse Church Road dopo un lungo viaggio in macchina e venne sconfitto subito al primo turno. In quegli anni Cinquanta aveva già iniziato a scrivere sulla Gazzetta dello Sport. Poi nel 1956 la grande occasione sul Giorno, in una redazione sportiva di livello assoluto con Gianni Brera come caporeddatore. Dal 1988 ha poi iniziato a collaborare con Repubblica. Articoli fantastici i suoi, inimitabili. Non la semplice cronaca della partita, ma qualcosa di più. Dettagli, spunti, elementi di colore. “Uno scrittore prestato allo sport”, disse di lui Italo Calvino. Ha scritto di tutti i grandi campioni: dai “Gesti Bianchi” di Bill Tilden fino all’epoca di Federer, Nadal e Djokovic. Con un concetto di fondo: non esiste il più grande tennista di tutti i tempi, perché epoche diverse non sono comparabili. A supporto di questa tesi citava spesso Rod Laver, costretto in carriera a saltare diversi Slam quando l’accesso ai Major non era consentito agli atleti professionisti (ma solo ai dilettanti). E allora quanti ne avrebbe potuti vincere Rod? Forse anche più dei tre fenomeni del tennis contemporaneo.
Clerici e Tommasi: la coppia perfetta delle telecronache
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La magia delle telecronache di Clerici e Tommasi
E poi le telcronache. Su Telecapodistria, poi Tele+ e Sky Sport. Gianni e Rino, Rino e Gianni: hanno rivoluzionato il tennis in tv con la loro ironia e la loro competenza. Una coppia perfetta. Sapevano prendersi in giro, raccontando l’evento in un modo tutto loro. Insomma, due fuoriclasse.
“500 anni di tennis”: la Bibbia di questo sport
Gianni Clerici, oltre a essere stato giocatore e poi giornalista e commentatore tv, è stato anche scrittore. Ha pubblicato decine di libri: manuali del gioco, poesie, romanzi e raccolte di articoli con il tennis come denominatore comune. 500 anni di tennis è considerata la vera e propria Bibbia di questo sport, la storia della disciplina dagli albori del gioco ai giorni nostri. Quello del tennis (2015) è l’ultimo volume pubblicato, una sorta di autobiografia con un sottotilo esemplificativo della sua celebre autoironia. “Storia della mia vita e di uomini più noti di me”. Gianni era anche questo. Ma di certo, nel mondo del tennis italiano e non, in pochi sono più conosciuti di lui.