Nadal ha avuto la meglio in tre set del giocave Alcaraz: 6-4, 4-6, 6-3 il punteggio. Ora lo attende l’americano Fritz, alla sua prima finale in carriera in un Masters 1000
Nadal-Alcaraz 6-4, 4-6, 6-3
Rafael Nadal, numero 4 del mondo, ha superato il giovane spagnolo Carlos Alcaraz in tre set: 6-4, 4-6, 6-3 in oltre 3 ore di gioco. Nadal, imbattuto da 20 partite nel 2022, cercherà di vincere il torneo per la quarta volta. Un match condizionato dal forte vento (folate a oltre 60 km/h) che è costato ad Alcaraz il primo set complici tre errori che hanno consentito a Nadal di chiudere la prima frazione al quinto set point, dopo poco più di un’ora. Alcaraz gioca un tennis propositivo, ma mette in campo solo il 53% di prime palle, commette 23 errori non forzati e concede break in tre circostanze. Nel secondo set il vento è addirittura aumentato e con lui gli errori in campo: imprevedibili le traiettorie della palla su ogni punto giocato. Tra il quinto e il nono game, infatti, né Alcaraz né Nadal riescono a tenere il servizio. La svolta è sul 4-4: un gioco da venti punti, vinto dal giovane spagnolo che ha poi chiuso il parziale (6-4) al terzo set point. Lì si è visto il miglior tennis di Nadal e Alcaraz, finalmente risparmiati dal meteo. E’ venuta fuori la strepitosa condizione fisica di Rafa che ha chiuso il set con un parziale di 10 punti a 3. Per Alcaraz l’appuntamento con la prima finale Masters 1000 è solo rimandato.
Nadal: “Una delle miemigliori partite”
Una delle mie migliori partite a Indian Wells – ha commentatao Rafa -. Alcaraz ha una potenza incredibile. E’ un gran giocatore e presto sarà un campione. L’intervento del fisioterapista? Ho sentito un dolore muscolare al petto, ma penso che non sia niente. E’ il vento che ti costringe a fare dei movimenti diversi possibile”.
Fritz-Rublev 7-5, 6-4
Nella prima semifinale Taylor Fritz aveva battuto Andrey Rublev, testa di serie numero 7, con il punteggio di 7-5 6-4 in un’ora e cinquanta minuti di gioco. Un giorno indimenticabile per Fritz, alla sua prima finale in carriera in un Masters 1000, conquistata nel torneo di casa. Si è interrotta dopo tredici vittorie consecutive, invece, la striscia vincente di Rublev, schiacciato in alcuni tratti del match dal nervosismo (ha dovuto chiedere un medical timeout nel 1° set per una ferita alla mano dopo aver rotto una racchetta) e dagli errori (22 non forzati nel primo parziale). Fritz è riuscito a mettere in difficoltà il russo con risposte potenti e profonde, decisive soprattutto nel primo set, durato un’ora e con cento punti giocati. Dal 4-1 per lo statunitense fino al 5-5, quando Rublev ha recuperato il break di svantaggio. Decisivo il dodicesimo game dove Fritz ha chiuso il parziale al terzo set point. Nel secondo set Rublev sale di colpi, ma non sfrutta i passaggi a vuoto dell’avversario che salva due palle break nel decimo gioco e archivia il match in preda ai crampi sul 6-4. Fritz, che sale virtualmente al numero 15 della classifica mondiale, è il primo finalista americano a Indian Wells da Isner nel 2012.
Fritz: “È un sogno che diventa realtà”
“Non mi sembra vero, è un sogno che diventa realtà” ammette Taylor Fritz alla fine dell’incontro, sopraffatto dalle emozioni. La finale a Indian Wells, infatti, è la più importante della sua carriera: “C’è tanto lavoro alle spalle, gli sforzi degli anni passati sono stati ripagati – ammette l’americano – Ho cercato di essere molto aggressivo dall’inizio, poi Rublev ha iniziato a servire e rispondere meglio. Alla fine, però, sono riuscito ad aspettare e sfruttare la mia chance. Sarà una finale molto difficile, dovrò giocare come oggi. Infortunio? È successo nel mio ultimo di servizio, avrei chiesto il medical time out se la partita fosse andata avanti. Mi auguro che non sia nulla di grave”.