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Verso la Del Monte Coppa Italia. History Remix, la favola di Vibo Valentia nel 2005

Si avvicina la Del Monte Final Four di Coppa Italia, in programma nel weekend del 5-6 marzo alla Unipol Arena di Bologna. Andiamo a ricordare le edizioni precedenti più significative, le finali più combattute, le curiosità che hanno caratterizzato la storia di questa manifestazione.

1ª puntata – Verso la Del Monte Coppa Italia: History Remix, la storica finale del 1991, Ravenna-Milano

2ª Puntata – 1999 e 2000, due Coppe così vicine ma così distanti

Terza Puntata – 2005, la favola di Vibo Valentia 
“Se puoi sognarlo, puoi farlo” è la frase celebre di Walt Disney. E mai come in questa occasione si addice alla corsa di Vibo Valentia nella Coppa Italia del 2005. I calabresi sono neopromossi in A1, prima volta nella loro storia e di tutta la Calabria. Una matricola che presto risulterà terribile, già nella prima giornata di A1 porta Treviso campione d’Italia al quinto set. Chiudendo all’ottava posizione il girone di andata si accaparra un posto, alla vigilia impronosticabile, nella Final Eight di Coppa Italia. Già di suo un sogno realizzato, essere lì per i calabresi. La formula è quella attuale, la Coppa è riservata alle prime otto classificate al giro di boa del massimo campionato. Da lì quarti, semifinali e finali tutto in una settimana e tutto in gara secca. Vibo sfida Piacenza, leader della classifica, 14 vittorie su 15 incontri fino a quel momento.

Simone Rosalba

Si gioca a Sansepolcro, vicino Arezzo, in una delle giornate più nevose della storia dell’Italia centrale, che non permette l’arrivo addirittura di giornalisti, tecnici televisivi e tifosi. La storia la scrive la Tonno Callipo, rifilando un secco 3-0 agli emiliani in una di quelle partite da raccontare ai nipoti (ovviamente se giochi o tifi Vibo). Simone Rosalba, che dopo i successi con la nazionale torna nella sua Calabria e incarna il suo spirito battagliero, è pazzesco (71% in attacco e 3 muri), Sottile gestisce al meglio tutta la sua batteria di attaccanti, il muro della formazione allenata da Daniele Ricci (proprio lui, il condottiero della Ravenna di Kyraly e Timmons) funziona e Piacenza si deve arrendere. “Vibo stupisce”, titolò la Gazzetta dello Sport.

La Tonno Callipo premiata con la medaglia d’argento

I quarti a gara secca concedono altre sorprese, perché delle prime quattro classificate solo Treviso rispetta il pronostico. Cadono anche Perugia contro l’altra matricola terribile Verona (3-2, rimontando da 0-2) e Macerata contro Padova, anch’essa 3-2 in un drammatico quinto set finito 18-16 per i patavini, allenati da Pupo Dall’Olio e guidati in campo da Marco Meoni. Padova si arrende allo strapotere di Treviso in semifinale (si gioca a Forlì, 3-0 per Vermiglio e compagni), Vibo invece non smette di stupire e rifila un perentorio 3-0 a Verona (19, 22, 21 i parziali) con Simone Rosalba ancora sugli scudi (16 punti) e i 4 muri di Andrea Sala a completare l’opera. Troppo forte però Treviso di quegli anni, troppo reale anche per il bellissimo sogno di Vibo Valentia. La finale è veneta (3-0), ma gli onori sono anche e soprattutto per la favola di Vibo Valentia. Simone Rosalba è eletto MVP della manifestazione, prima (e finora unica) volta che il premio non è assegnato a un giocatore della squadra campione.


Fonte: https://www.volleyball.it/feed/


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