Novak Djokovic ha rotto il silenzio. Dopo l’incredibile vicenda che l’ha visto protagonista in Australia, il serbo è tornato a parlare in esclusiva ai microfoni della BBC, affermando di non essere un paladino dei “no-vax”, ma di sentirsi fermamente convinto della libertà di scelta in tema di salute. Ha tuttavia confermato di non essersi vaccinato e non volerlo al momento. Un’affermazione che smentisce le voci circolate le scorse settimane.
“Non sono mai stato contrario alle vaccinazioni”, ha detto Novak alla BBC, confermando di aver fatto i vaccini da bambino, “ma ho sempre sostenuto la libertà di scegliere cosa mettere nel proprio corpo”.
Parlando al collega britannico Amol Rajan, ha affermato di sperare che molti eventi possano consentire di giocare anche da non vaccinato, in modo da “poter prolungare la mia carriera per altri anni. Roland Garros e Wimbledon saranno solo per vaccinati? Li sacrificherei sì, questo è il prezzo che sono disposto a pagare. Perché? I principi del processo decisionale sul mio corpo sono più importanti di qualsiasi titolo o altro. Sto cercando di essere in sintonia con il mio corpo il più possibile”.
“Sono sempre stato un grande studioso di benessere, salute, nutrizione, la mia decisione è stata influenzata dall’impatto positivo che fattori come il cambiamento della dieta e degli schemi del sonno hanno avuto sulle capacità come atleta”.
Ha anche affermato di “tenere la mente aperta sulla possibilità di essere vaccinato in futuro, perché stiamo tutti cercando di trovare collettivamente la migliore soluzione possibile per porre fine al Covid. Non sono mai stato contrario alla vaccinazione. Capisco che a livello globale, tutti stanno cercando di fare un grande sforzo per gestire questo virus e vedere, si spera, una fine presto a questo virus”.
Quindi è tornato allo scorso gennaio, alla vicenda che l’ha visto protagonista in Australia. La sua posizione resta ferma: “Capisco che ci siano molte critiche e capisco che le persone escono con teorie diverse su quanto sia stato fortunato o quanto sia conveniente… Ma nessuno è fortunato quando contrae il Covid e nemmeno è conveniente a contrarlo. Milioni di persone hanno e stanno ancora lottando con il Covid in tutto il mondo. Quindi lo prendo molto sul serio, non mi piace davvero che qualcuno pensi di aver abusato di qualcosa o nel mio proprio favore, al fine di ottenere un test PCR positivo e alla fine andare in Australia”.
Alla domanda se fosse a conoscenza di qualsiasi tentativo di manomettere uno dei test che aveva fatto per Covid, ha risposto in modo categorico con un semplice “no”.
Ecco il passaggio in cui afferma di esser stato vittima di un pregiudizio e quindi espulso dall’Australia, confermando di non aver infranto – a suo dire – alcuna norma: “Ero davvero triste e deluso dal modo in cui tutto è finito per me in Australia. Non è stato facile. L’errore nella dichiarazione del visto non è stato commesso deliberatamente. È stato accettato e confermato dalla Corte federale e dallo stesso ministro del Ministero dell’Immigrazione in Australia. Quindi, in realtà, quello che probabilmente la gente non sa è che non sono stato espulso dall’Australia perché non sono stato vaccinato, o ho infranto qualsiasi regola o ho commesso un errore nella mia dichiarazione del visto. Tutto ciò è stato effettivamente approvato e convalidato dalla Corte Federale d’Australia e dal Ministro dell’Immigrazione. Il motivo per cui sono stato espulso dall’Australia è perché il ministro dell’Immigrazione ha usato la sua discrezione per annullare il mio visto in base alla sua percezione che avrei potuto creare un sentimento anti-vax nel paese o a Melbourne, cosa con cui non sono completamente d’accordo“.
Dichiarazioni che certamente faranno molto discutere, e che, a questo punto, pongono dubbi su come sarà l’annata 2022 del serbo, poiché molti eventi e paesi stanno andando verso l’obbligo vaccinale.
Marco Mazzoni