MODENA – È stato uno straripante Nimir Abdel-Aziz (MVP di giornata), accompagnato da un Yoandy Leal anch’esso con il braccio particolarmente caldo, l’asso nella manica di una Leo Shoes PerkinElmer Modena che nell’anticipo di sabato ha non solo battuto ma letteralmente dominato una Kioene Padova che ha ottenuto poco in termini di punti dal suo fondamentale migliore, il servizio, raggranellando solo 4 ace a fronte, peraltro, di 16 errori. Modena che ha compensato le difficoltà palesate in ricezione (solo il 28% di ricezione positiva di squadra, complice anche l’assenza del libero titolare Rossini) con le grandi prestazioni d’attacco su palla alta dell’opposto olandese e del martellone brasiliano: 14 punti per entrambi, con Nimir che ha chiuso l’incontro con il 65% di positività in attacco e Leal con il 52%. Padova, pur ricevendo meglio (42% di positività) non è riuscita a concretizzare la sua buona mole di gioco, con il piatto forte della casa, vale a dire i tre laterali d’attacco, tutti con le polveri bagnate: Weber 39%, Loeppky 29% e Bottolo 28%, le percentuali di positività in attacco per i tre martelloni patavini.
Tredicesima giornata d’andata che, grazie al 3-1 sui campioni d’Italia della Cucine Lube Civitanova, ha incoronato campione d’inverno la Sir Safety Conad Perugia con una Wilfredo Leon in formato “monstre”: 27 punti, 75% in attacco e 84% di ricezione positiva, fondamentale nel quale l’attaccante di origine caraibica si sta disimpegnando su livelli nettamente superiori a quelli messi in mostra nelle precedenti stagioni nella nostra Superlega. Umbri superiori in tutti i fondamentali: 6 ace contro un solo servizio vincente per la Lube, 62% a 45% il confronto a favore di Perugia in ricezione di squadra, 60% a 50% in attacco, così come meglio gli uomini di Nikola Grbic anche a muro, 8 contro i 3 dei cucinieri. In casa Lube si è rivisto Ivan Zaytsev titolare, con lo Zar ancora lontano dalla miglior condizione ma che ha comunque chiuso l’incontro con un buon 50% di positività in attacco (13 su 26). A far da contraltare a questa buona notizia per coach Blengini, il brutto infortunio al braccio occorso durante il secondo set al campione brasiliano Ricardo Lucarelli, la cui gravità sarà resa nota solo nei prossimi giorni.
Ci sono volute oltre due ore di dura battaglia al Vero Volley Monza per avere la meglio al tiebreak su una coriacea Verona Volley che ha venduto cara la pelle in un incontro in continua altalena e con continui capovolgimenti di fronte. Grozer l’uomo in più per i lombardi, con il tedesco che ha messo la firma su una prova da assoluto fuoriclasse: 26 punti e 63% in attacco. A fargli compagnia un buon Galassi (69%, 9 su 13 in primo tempo) con Monza che a livello di squadra ha fatto meglio sia al servizio (9 ace contro i 4 dei veneti) che a muro (14 a 11). Per gli uomini di Stoytchev, con Raphael in cabina di regia per buona parte della partita al posto di un Luca Spirito non particolarmente ispirato, il solito super Mozic (27 punti per lo sloveno, 57% in attacco su 42 palloni attaccati) e un ottimo Magalini che con un buon 12 su 24 in attacco ed una partita di buona personalità è riuscito a dare un importante sostegno all’attacco degli scaligeri.
E se Georg Grozer è stato l’uomo in più per i lombardi, Daniele Lavia lo è stato per Angelo Lorenzetti nel 3-0 con cui l’Itas Trentino dopo oltre tre settimane di assenza dalla Superlega per impegni internazionali, ha superato La Top Volley Cisterna orfana del suo fromboliere Maar, out per una caviglia in disordine. Lavia che si è guadagnato il premio di MVP di giornata grazie a numeri eccezionali: 16 punti (miglior marcatore dell’incontro), 78% di ricezione positiva, e 70% in attacco. Attacco dei trentini che si è giovato dell’ottima regia di Sbertoli, capace di mandare a segno tutti i suoi attaccanti con straordinarie percentuali d’attacco dove oltre al già citato Daniele Lavia, Podrascanin ha chiuso l’incontro con uno straripante 80%, Kaziyski con il 71%, Lisinac con il 67% e Michieletto con il 56%. In casa pontina, al contrario, nessun attaccante è riuscito a raggiungere la soglia minima del 50% di positività in attacco, con il solo Raffaelli a creare qualche grattacapo al muro trentino con 15 punti complessivi.