VERONA VOLLEY – GIOIELLA PRISMA TARANTO 3-2 (24-26, 25-20, 25-23, 19-25, 15-13)
Verona: Vieira De Oliveira 1, Magalini 15, Aguenier 11, Jensen 16, Mozic 25, Cortesia 11, Spirito 0, Wounembaina 0, Bonami (L), Donati (L), Asparuhov 4. N.E. Zanotti, Nikolic, Qafarena. All. Stoytchev.
Taranto: Falaschi 0, De Barros Ferreira 15, Di Martino 10, Sabbi 31, Randazzo 0, Alletti 12, Pochini (L), Stefani 0, Palonsky 6, Laurenzano (L), Gironi 7. N.E. Freimanis, Pellegrino. All. Di Pinto.
ARBITRI: Piperata, Boris. NOTE – durata set: 34′, 30′, 29′, 26′, 19′; tot: 138′.
VERONA – Dopo quattro sconfitte consecutive, torna il sorriso in casa Verona Volley, che ha però la meglio sulla Gioiella Prisma Taranto solamente al tie break. Stoytchev ha dovuto stravolgere il sestetto per raggiungere la prima vittoria stagionale, in campo infatti schiera Raphael al posto di Spirito e il giovane Magalini in posto 4. La lucidità del brasiliano e il gioco veloce in centro sono state probabilmente le chiavi di questa partita. La Gioiella accusa l’utilizzo parziale di Randazzo (schierato all’inizio e poi sostituito e non più chiamato in causa) e costringe Falaschi a ridurre le scelte in attacco, giocando con ricezione spostata in quattro in avanti e al centro e spostata in due aprendo il gioco dietro.
I PIU’ E I MENO – L’mvp della serata Raphael è stato sicuramnte il più di Verona che ha accusato la serata altalenante di Mozic. La varietà di gioco del brasiliano con un maggiore utilizzo al centro – per la prima volta in campionato i centrali salgono in doppia cifra – ha sicuramente spiazzato Taranto, anche se la lettura a muro dei pugliesi è stata migliore rispetto ai veronesi.
Meno: Verona affonda in P1, complice la buona copertura a muro di Taranto. Falaschi gioca con un schiacciatore in meno perché dopo la serata no di Randazzo in attacco, Di Pinto cerca prima in Palonsky poi in Gironi la soluzione in posto4. Altro neo per i pugliesi il cambio palla diretto dopo ricezione negativa.
SESTETTI – Stoytchev schiera Rapahel-Jensen in diagonale palleggiator-opposto, Magalini-Mozic di banda, Cortesia-Aguenier al centro e Bonami libero. Di Pinto risponde con Falaschi-Sabbi, Randazzo-De Barros Ferreira in posto 4, Di Martino-Alletti come centrali e Laurenzano libero.
LA PARTITA – Stoytchev decide di schierare Raphael in palleggio e per farlo vista la regola degli italiani in campo, sacrifica Asparuhov per Magalini. Il gioco del brasiliano è molto più vario rispetto a quello di Spirito, ma Verona Volley non ingrana. Falaschi apre molto su Sabbi nella prima parte del set e le difficoltà di Jensen in attacco concedono il +3 ai tarantini, 6-9.Cortesia tanto in attacco come al centro (muro su Di Martino) porta le due formazioni in parità, 20.20.
La frazione verrà poi chiusa ai vantaggi da Sabbi e un muro di Di Martino su Aguenier, 24-26. In realtà però a mancare in questa frazione è il gioiellino di casa Mozic che concude con un 17% in attacco.
Rapahel cerca di far tornare in partita Mozic e Magalini e i due schiacciatori rispondono positivamente alle chiamate del brasiliano e i padroni di casa si ritrovano immediatamente sul +3, 8-5. Anche Jensen aiuta l’attacco scaligero e realizza il primo ace dell’incontro, 13-9. Cerca di recuperare la Gioiella Prisma con Alletti, ma Mozic e Jensen mettono il parziale in cassaforte, 25-20.
Mozic (tornato su buone percentuali offensive) da una parte e Joao dall’altra sono i due terminali in attacco cercati maggiormente dai due palleggiatori in questa prima parte di terzo set, 9-9. Tra e fila veronesi si scaldano anche Cortesia e Magalini, 13-10, ma Sabbi non molla e riporta così i suoi in parità, 13-13. Allungo Verona Volley con un mini break di Aguenier, 19-16, la continua ricerca di Mozic nei cambi palla mantiene il vantaggio, 22-18. Gli ospiti però si rifanno sotto con le ottime coperture a muro di Alletti (2 muri), 24-23, ma Mozic in pipe regala il primo punto stagione ai suoi, 25-23.
La Gioiella Prisma torna a condurre nella quarta frazione, aumentano i muri (9 a fine set) e al contempo aumentano anche le difficoltà di Magalini nel passare la rete (20% in attacco). Stoytchev si vede costretto a cambiare palleggiatore e schiacciatore, entrano quindi Asparuhov e Spirito, ma nonostante tutto è sempre Taranto a condurre il gioco, 10-16. Il cambio non sortisce l’effetto desiderato (sebbene Asparuhov ce la metta tutta) e gli ospiti chiudono con Di Martino, 19-25.
Ritornano in campo Raphael e Magalini tra i veronesi, mentre, Di Pinto punta su Gironi per colmare la serata no di Randazzo. Il cambio di campo ha proprio la firma di Magalini, 8-6, Gironi invece mantiene vive le speranze pugliesi, 10-9. Il break di vantaggio sarà poi utile ai veneti per chudere il set con Aguenier, 15-13.