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Superlega: Perugia batti (non solo) e vinci. 3-0 a Trento

Esultanza di Perugia

Sir Safety Conad Perugia – Itas Trentino 3-0 (25-12, 25-21, 25-18)
Sir Safety Conad Perugia: Giannelli 5, Anderson 12, Ricci 4, Rychlicki 9, Leon Venero 21, Solé 6, Piccinelli (L), Colaci (L), Plotnytskyi 2, Travica 0, Russo 0. N.E. Dardzans, Ter Horst, Mengozzi. All. Grbic.
Itas Trentino: Sbertoli 1, Kaziyski 5, Lisinac 3, Pinali 9, Lavia 5, Podrascanin 7, Zenger (L), Cavuto 0, De Angelis (L). N.E. Albergati, Sperotto, Michieletto, D’Heer. All. Lorenzetti. ARBITRI: Zanussi, Simbari.
NOTE – durata set: 22′, 29′, 26′; tot: 77′.

PERUGIA – La Sir Safety Conad abbatte l’Itas Trento nel big match di giornata. Non è un refuso, abbatte e non batte, perché è dal servizio che il sestetto di Grbic costruisce la netta vittoria. Il conto degli ace (12 – 1) già da solo potrebbe spiegare cosa è successo al Palabarton, ma Perugia non è stata solo punti diretti con la battuta.
La banda di Grbic fornisce un assaggio e manda un segnale a tutti quanti di quello che potrebbe diventare. Devastante come detto al servizio, accompagna questa qualità a un’attenzione a muro su palla alta quasi maniacale. Trento ha patito ovviamente i punti subiti direttamente, specie nel primo set (7 nel parziale), ma anche la difficoltà di mettere palla a terra contro il muro (ben) schierato dei perugini. Che rigiocano e sfruttano i suoi attaccanti di rigiocata, in particolare Leon. In sintesi batto forte, stacco la rice altrui, difendo e in contrattacco faccio break point. Facile a vederlo così, ma dietro c’è un lavoro mica da poco.
Altro segnale importante, Perugia ha tante frecce nella faretra. Si parla di ace e di vincenti in palla alta e si pensa a Leon. Ma il cubano-polacco non è il solo, perché se è vero che lui a spaccare il primo set, negli altri parziali ora Anderson, ora Rychliki, ora Giannelli hanno procurato fasi break decisive. Ne contieni uno e ne spunta un altro. Bel problema per gli avversarsi.
Trento fa quel che può, considerando l’assenza di Michieletto. Prova a non disunirsi dopo essere stata come in una lavatrice nel primo set e in parte ci riesce, perché nei restanti due almeno fino a metà tiene botta. Poi soccombe come detto sotto i colpi perugini sia dai nove metri sia per la difficoltà di mettere a terra i palloni dopo la rice staccata. Forse con Michieletto, tra l’altro interprete sublime di questa situazione, sarebbe stato diverso. Ma bisogna  dare atto che Perugia in questa fase è stata solida e attenta dal primo all’ultimo punto.

SESTETTI – La Sir Safety Perugia con con Giannelli in regia, Rychlicki opposto, Leon e Anderson schiacciatori, Solé e Ricci centrali, Colaci libero. L’Itas Trentino, priva di Michieletto, comunque al seguito della squadra, schiera un sestetto classico con Sbertoli al palleggio, Pinali opposto, Kaziyski e Lavia schiacciatori, Lisinac e Podrascanin al centro, Zenger libero.

Wilfredo Leon Venero in battuta

I PIU’ E I MENO – Inevitabile inserire tutta Perugia tra i positivi. Leon impressionante nel primo set al servizio e nel chiudere le rigiocate di palla alta per procurare break point. Giannelli ha tenuto in caldo tutti i suoi attaccanti che hanno risposto presente. Ricci e Solè positivi a muro e puntali in primo tempo. Rychliki è partito a fari spenti ma ha chiuso col 50% in attacco. Dulcis in fundo il buon Anderson che zitto zitto attacca 13 palloni, ne mette a terra 9 per un 69% di efficienza, 1 ace e 2 muri. Senza commento.
Nella metà campo di Trento Pinali era atteso in un test probante, chiude col 53% in attacco di positività e un bel muro su Leon. Podrascanin è decisamente il migliore dei suoi sia a muro che in attacco, pagano dazio tra gli uomini di Lorenzetti Lavia e Kaziyski.

LA PARTITA – Pinali si presenta con un bel muro su Leon, il quale sembra legarselo al dito e confeziona ace e pipe in contrattacco per il primo time out di Lorenzetti (7-4). Perugia è chirurgica e scappa sulle traversie di Lavia e Pinali. Giannelli infiamma il Palabarton con un ace e un muro a uno su Lavia che inchioda il punteggio sul 16-9. Poi è esercitazione al servizio per gli umbri, ace in serie di Leon e anche di Plotnytskyi entrato apposta. Chiude Giannelli con l’ennesimo punto diretto al servizio (25-12), sono 7 a 0 in questo parziale per Perugia.
Si riparte con Trento più viva e Leon che da solo sigla i primi tre punti sui 4 della sua squadra. Si apre una fase equilibrata caratterizzata da qualche errore di troppo al servizio di entrambe le squadre e dai buoni attacchi di palla alta di Leon e di Pinali. Trento “scavalla” i servizi di Leon e di Plotnytskyi subendo “solo” due ace ed è dentro il match (15-15), ma come detto Perugia ha troppe armi, e in un amen Leon e Anderson tra grandi battute e rigiocate vincenti scavano il solco per il 25-21 finale.
Trento si affaccia avanti nel terzo set (5-7), Perugia cerca sempre gloria al servizio ma in questa fase sbaglia molto (saranno 20 gli errori finali, ma anche con ben 12 ace). Giannelli però giostra bene i suoi e il set è in equilibrio. Lo spezza Anderson dopo una bella difesa di Solè su Kaziyski, Trento ha la palla del possibile 14 pari dopo aver contenuto Leon in pipe, non la sfrutta e Perugia scappa. Sempre dai nove metri con Giannelli prima, Anderson e i contrattacchi di Rychliki. Chiude, manco a dirlo, un ace di Leon.


Fonte: https://www.volleyball.it/feed/


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