MODENA – Il primo turno infrasettimanale della stagione ha riacceso i riflettori sulla Superlega 2021/22 con l’atteso derby emiliano tra Gas Sales Bluenergy Piacenza e Leo Shoes PerkinElmer Modena la cui sfida nella sfida vedeva incrociarsi i due palleggiatori d’oro nelle ultime due edizioni delle Olimpiadi: Bruno Mossa de Rezende (2016) e Antoine Brizard (2020). Il 3-1 finale con cui Piacenza ha sbancato il PalaPanini, inanellando la quarta vittoria consecutiva, ha mostrato una Modena in piena crisi tecnica e d’identità con una Gas Sales Bluenergy che può festeggiare il primato in classifica in compagnia di Trento e Monza.
Piacenza, pur non giocando una partita tecnicamente perfetta (30 errori contro i 23 di Modena) ha guadagnato i tre punti grazie ad una maggior compattezza di gruppo e ad una superiore attitudine ad accendersi nella bagarre. Il tutto condito dalla grande serata del suo oppostone Lagumdzija che con 25 punti, 2 muri e 3 ace è risultato l’MVP della gara. Ottima anche la prova anche del giovane Francesco Recine che, sceso in campo senza alcun timore reverenziale, è riuscito ad ottenere un lusinghiero 52% in attacco, e soprattutto 5 servizi vincenti.
E proprio il servizio è stata una delle chiavi della partita piacentina con Modena in grande sofferenza per l’intero match nel fondamentale della ricezione con un 30% di squadra, 10 ace subiti di cui 4 a carico del libero Rossini, particolarmente cercato dal servizio biancorosso. Differenze importanti anche a muro a favore degli uomini di Lorenzo Bernardi con 14 muri contro i 7 block modenesi.
Sotto la Ghirlandina si è salvato solo Ngapeth autore di una prova non solo generosa ma anche ricca dal punto di vista tecnico con 22 punti complessivi, 50% in attacco e 2 ace. Una squadra ancora sulle montagne russe quella modenese con frequenti up & down, poco equilibrio e troppi errori. Male il brasiliano Leal, soprattutto in ricezione, sostituito in corso di gara dal sempre affidabile Van Garderen.
SORPRESA BOTTOLO & C. – La vera sorpresa della serata è stata però la performance della Kioene Padova che al termine di oltre due ore di gioco, con un inaspettato 3-2, ha inflitto la prima sconfitta stagionale all’Itas Trentino grazie ad una prova concreta, di grande carattere e personalità. Dopo un primo set terminato a favore dei trentini , con Lorenzetti che ha rispolverato il modulo con i due schiacciatori ricettori (Micheletto e Kaziyski) e l’opposto di ruolo (Pinali), sul 19-20 del secondo parziale, l’infortunio occorso a Michieletto ha letteralmente stravolto l’inerzia della gara con una Kione caparbia in tutti i fondamentali e chirurgica nei finali dei vari parziali di gioco, tre dei quali terminati ai vantaggi.
Un grande Vitelli (67 % in attacco, 12 punti 5 muri ed 1 ace) e le ottime prestazioni dei laterali Bottolo (24 punti, 2 muri, 3 ace ed MVP di giornata) e Weber Linus (24 punti e 40% in attacco), quarto bomber del campionato con 69 punti complessivi, hanno dato forma e sostanza all’impresa patavina.
In casa Trento, con Pinali miglior realizzatore (44 % in attacco e 18 punti) non ha funzionato al meglio il reparto schiacciatori (punto di forza delle prime uscite stagionali) con Lavia gettato nella mischia dopo l’infortunio di Michieletto. In grande difficoltà per l’intero match anche il libero dei padroni di casa Zenger, il cui tabellino parla di un misero 17% in ricezione con 4 ace subiti.
PALAMAIATA APERTO COME UNA SCATOLETTA DI TONNO – A Vibo Valentia è andata in scena la prima sfida tra i due campioni di Tokyo: la “star” Yuji Nishida, opposto del Giappone e della Tonno Callipo e lo schiacciatore di Milano Yuki Ishikawa, capitano della medesima nazionale e già da diverse stagioni in Italia. Il 3-0 con cui l’Allianz Milano degli ex Basic e Chinenyeze ha avuto la meglio della Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia è stato meno netto di quanto il risultato possa far intendere. Basti pensare che nel secondo set gli uomini di coach Piazza hanno dovuto annullare ai calabresi ben sei palle set che, qualora avessero avuto un esito diverso, avrebbero con ogni probabilità fornito un volto diverso al match. Milano si è dimostrata squadra più concreta e cinica nei momenti decisivi della partita, principalmente nella fase break, frutto di una già ben oliata correlazione muro difesa che in più occasioni è riuscita ad imbrigliare gli attacchi di Nishida e compagni. Significativi i 13 muri finali degli uomini di Roberto Piazza così come il 52% in attacco contro il 43% dei calabresi e il 65% di ricezione positiva a fronte del 59% dei ragazzi di Baldovin. Jean Patry si è rivelato come il migliore schiacciatore del match che, oltre ad essere per lunghi tratti di gara letteralmente infermabile per il muro giallorosso (62% in attacco), ha mostrato una rilevante solidità a muro contro i malcapitati posti quattro avversari.
A dar man forte all’opposto transalpino ci hanno inoltre pensato i due schiacciatori meneghini: lo statunitense Jaeschke, autore di una partita di grande concretezza (13 punti, pochissimi errori e una presenza in campo all’insegna dell’autorevolezza) ed Ishikawa, una macchina in ricezione (70% di positività) così come una sentenza ogni qual volta chiamato in causa in pipe. In campo Vibo, una Tonno Callipo volenterosa ma ancora lontana dagli standard di efficienza che la consacrarono come la sorpresa della scorsa Superlega. Tante le imprecisioni sia in ricezione che in attacco nei momenti caldi dei set, con un cambio palla accettabile ma una fase break alquanto latitante con una difesa a lungo ferma sulle gambe e poca concretezza nelle azioni di contrattacco. Male il brasiliano Borges, sostituito da un opaco Basic, con il solo Nishida (16 punti per lui) che ha cercato di tenere a galla la baracca mettendo in campo la sua proverbiale energia.
LUBE INCASSA LA PRIMA – Come da pronostico le altre tre gare, con Civitanova, Perugia e Monza che si sono portare a casa i tre punti desiderati.
La Cucina Lube Civitanova con Zaytsev, Juantorena e Kovar ancora indisponibili ha interrotto l’inconsueta astinenza di vittorie con un netto 3-0 su una Verona Volley fresca dell’acquisto di Nathan Wounembaina, camerunense classe 1984, schiacciatore di 198 centimetri con buone esperienze sia nel campionato belga che francese. Una vittoria quella dei cucinieri arrivata grazie ad una prova concreta in tutti i fondamentali (ottimi Simon e Lucarelli al servizio) ed impreziosita dalla grande partita del cubano classe 2001 Marlon Yant, MVP e miglior realizzatore della gara con 15 punti, 68% di positività e ottima efficienza in ricezione. Verona. Ancora ferma al palo ed attesa ad un vero e proprio scontro salvezza nel prossimo turno di campionato con la Gioiella Prisma Taranto, ha lottato al limite delle proprie possibilità mettendo in campo un servizio di buona qualità ed una difesa volitiva e determinata, elementi risultati però insufficienti per avere la meglio dei campioni d’Italia in carica. Un’altra prova di assoluto spessore per lo sloveno Rok Mozic, secondo miglior marcatore di Superlega per punti complessivi (85) e primo per punti a set (6,07). Buona la prova anche da parte del giovane Giulio Magalini, veronese classe 2001, con percentuali d’attacco di buon valore così come un sensibile impatto caratteriale sulla partita.
GIA’ TESTA CODA – Quattro set sono serviti alla Vero Volley Monza per mettere al tappeto una Consar RCM Ravenna decisa, determinata, pur in campo senza il proprio palleggiatore Milan Peslac, fermo ai box per la brutta lussazione alla caviglia rimediata domenica scorsa in quel di Padova. Determinante per i lombardi la diagonale palleggiatore – opposto con il regista Santiago Orduna (MVP di giornata) che, facendosi un baffo delle sue trentotto primavere, ha distribuito vere e proprie perle ai propri attaccanti, tra cui ancora una volta Georg Grozer (21 punti e terzo nella classifica marcatori) e Donovan Dzavoronok (16) sono stati i principali punti di riferimento per l’alzatore argentino naturalizzato italiano. In casa ravennate il bicchiere mezzo pieno lo si può osservare focalizzandosi sulla prestazione di buona qualità della squadra che grazie ad un’ottima organizzazione di gioco e una migliorata fase side-out ha lottato senza mollare mai la presa anche al cospetto di un avversario tecnicamente superiore. Vinto il terzo set a 19 è poi crollata solo nel quarto ed ultimo parziale (perso a 14) quando i battitori e gli attaccanti brianzoli hanno preso il sopravvento. Sugli scudi l’opposto olandese Niels Klapwijk che con 16 punti si è dimostrato essere ancora una volta il faro dell’attacco Consar. Buono anche il debutto del baby Francesco Comparoni, centrale parmigiano classe 2001, tra i protagonisti del titolo iridato recentemente vinto dall’Italia Under 21 in Iran.
PERUGIA SUPERIORE – Quattro set sono stati necessari anche alla Sir Safety Conad Perugia per chiudere la pratica Gioiella Prisma Taranto con gli umbri che tornavano in campo dopo il turno di riposo della scorsa giornata. Prestazione sufficiente per gli uomini di Nikola Grbic che dimostrano essere ancora lontani dalla miglior condizione, sia livello individuale che nell’applicazione dei principi di gioco voluti e ricercati dal tecnico serbo. A testimonianza di ciò i ventidue errori al servizio. Ciononostante la squadra di patron Sirci si è dimostrata superiore ai pugliesi in tutti gli altri parametri di gioco: dai nove metri (6 ace a 2), in ricezione (60% contro 55%), in attacco (54% contro 45%) e a muro (12 a 5). A livello individuale da segnalare la regia lucida e matura di un Simone Giannelli sempre più a suo agio nei panni di leader delle squadre da lui dirette, mentre Leon è stato il miglior realizzatore umbro con 15 punti. Solo un punto in meno per l’opposto Rychlicki, in evidente crescita di condizione, con uno scorer finale che recita un buon 52% in attacco e 2 muri. L’argentino Solè non ha mancato all’appuntamento con la doppia cifra (10 i suoi punti con un ottimo 64% in primo tempo) mentre a Taranto, per accedere quanto meno al quinto set, non è stato sufficiente un ottimo Sabbi, top scorer con 20 punti e autore di una prova gagliarda e volenterosa.