L’occasione fa l’uomo ladro, o almeno gli permette di provarci. Peccato – per il protagonista – che non vada sempre tutto liscio. Quando si viene coinvolti in un incidente, la voglia di farla franca sopraggiunge velocemente e il cervello si mette in moto per trovare una scappatoia repentina. Già, ma nessuno di noi è Diabolik o Lupin.
Moto? No, monopattino
Brembate (Bergamo), si verifica un incidente tra un’auto e una motocicletta. Protagonista un trentenne sulla due ruote. Dopo l’impatto, si decide di chiamare la polizia per ricostruire la dinamica dei fatti. Chiusa la telefonata, al motociclista viene in mente di montare in sella e scappare. Torna poco dopo sulla scena dell’incidente, questa volta a bordo di un monopattino. Davanti ai testimoni e al conducente dell’auto increduli, ha provato a far valere la sua tesi con i poliziotti, affermando che fosse il monopattino il mezzo interessato dall’incidente.
Testimoni e telecamere
Naturalmente l’automobilista e i testimoni si sono opposti alla sua versione, mentre gli agenti hanno visionato le telecamere di sorveglianza, scoprendo rapidamente la verità. Perché l’uomo ha provato questa mossa disperata? Semplice: perché aveva la patente revocata. Inutile il tentativo di giustificarsi, è arrivata una multa da 5.000 euro.
Torino, monopattino elettrico taglia la strada al bus: 15 feriti