ROMA – Il Consiglio dei Ministri è ancora in corso ma nel tanto atteso giorno del decreto sulle capienze le prime anticipazioni parlano di importanti novità per gli sport che si giocano negli indoor. E’ attesa la comunicazione di una apertura al 60% delle capienze, naturalmente con mascherina e green pass. Se è da considerarsi un passo in avanti, forse non sarà però quello che lascerà comunque soddisfatti i vertici del movimento pallavolistico.
Durissimo infatti oggi l’intervento di Massimo Righi, presidente di Lega Pallavolo (che di fatto fa da portavoce a tutto il movimento visto l’impalpabilità in materia dell’altro presidente, quello della legarosa che pare non voler scomodare i suoi ex colleghi della politica con battaglie per il volley) che nel corso della conferenza stampa post presentazione al campionato ha accusato duramente “Politica” e “CTS” di essere sorda e fare discriminazione con le sue riaperture a macchia di ghepardo, oltre all’incapacità di saper valutare che cosa sia la pallavolo, le sue peculiarità, il suo pubblico, fino ad invitare gli stessi responsabili del CTS a vedere di cosa si tratti…
PESI SPECIFICI – Ma forse la problematica degli sport indoor, rispetto alle meno difficoltose riaperture di teatri e cinema, qualcuno inizia a pensare sia dovuta solo al peso politico che i vari ambiti hanno: un Ministro da una parte (Dario Franceschini, Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo) e “solo” un sottosegretario dall’altra (Valentina Vezzali, sottosegretario con delega allo sport) forse peraltro nemmeno troppo sensibile al problema.
STADI AL 100%? – Arrivato il parere favorevole per l’apertura degli stadi al 75% si mormora che possa arrivare ad una riapertura totale.
BALLARE SENZA MASCHERINA AL 50% – Per le discoteche l’asticella dovrebbe essere fissata al 50% al chiuso (si dovrebbe poter ballere senza mascherina), 75% all’aperto. Solo 10% in più per il volley con pubblico “mascherato” e seduto?