Niente da fare per Jannik Sinner, che esce di scena con qualche rimpianto agli ottavi degli US Open: il Next Gen azzurro ha ceduto in tre set a Sascha Zverev, che ora si giocherà un posto in semifinale con il sudafricano Harris. “Non devo avere fretta, sono fiero di dove sono adesso”, le parole a fine match del tennista italiano
BERRETTINI-HARRIS LIVE – US OPEN, I RISULTATI
Jannik Sinner saluta gli US Open agli ottavi di finale: l’azzurro ha ceduto in tre set contro Alexander Zverev, oro olimpico e finalista a New York nel 2020. Sasha sa solo vincere: con il 15° successo di fila tra Tokyo, Cincinnati e New York, il tedesco n°4 del mondo vince i parziali di 6-4, 6-4, 7-6 in due ore e 25′ di gioco.
Sinner-Zverev, la cronaca del match
Il primo a dover fronteggiare una palla break è l’azzurro, che si salva bene nel 3° game e resta davanti 2-1. Nel gioco seguente è Sasha in pericolo: due occasioni cancellate a Jannik con altrettante prime di servizio: la testa di serie n°4 è il primo a piazzare il break, mettendo la freccia nel 5° game. Sinner si complica la vita nel nono gioco e salva un set point, ma non può nulla contro le ‘bombe’ al servizio di Zverev (6 aces e appena 4 punti persi con la prima), che archivia 6-4 il primo set. Secondo parziale molto equilibrato, in cui non ci sono occasioni di break: Jannik salva da campione quattro palle-break, alla quinta però deve cedere la battuta. Zverev cancella due occasioni del 5-5 e chiude i conti grazie a un errore piuttosto banale dell’azzurro per il nuovo 6-4. Il tedesco gioca a braccio sciolto e strappa il servizio al rivale già all’inizio del terzo set (1-2), ma poi ha un improvviso black-out nell’ottavo game che rimette in gioco Sinner (4-4) con il suo primo break del match. Il Next Gen alza clamorosamente il livello di gioco, si guadagna due set-point cancellati dal rivale: si va al tie-break, dove Jannik spreca altre 3 occasioni per allungare il match e cede 9-7. Per lui gli US Open finiscono qui: resta il primo ottavo a New York e una rincorsa sempre più importante alle ATP Finals di Torino, dove occupa la decima piazza.
“Importante non avere fretta, sono fiero di dove sono”
“Zverev ha servito bene, rispondere non era facile. Nel primo set, eravamo entrambi un po’ tesi. Nel terzo, siamo entrambi saliti, abbiamo scambiato di più. Non era nemmeno facile perché c’è anche da considerare la luce e l’ombra. Io ho provato a chiudere nel terzo, ma non ci sono riuscito – ha spiegato Sinner a fine match, come riportato da SuperTennis -. Con il coach Riccardo Piatti stiamo lavorando con un obiettivo. Sto provando a migliorare giorno dopo giorno, a dare il 100% nelle buone e nelle cattive giornate. A 16 anni non sapevo ancora cosa fare. Adesso sono consapevole di quanto posso giocare bene. A parte Toronto, negli ultimi tornei ho sempre avuto occasione di vincere le mie partite. E’ un processo, ho vent’anni e sono fiero di dove sono. Ovviamente vuoi sempre di più, ma è importante non avere fretta“.