POOL B
Cina – Stati Uniti 0-3 (27-29, 22-25, 21-25)
TOKYO – Due partite, sei set giocati, sei persi. Questa è l’avvio difficoltoso della Cina, campione olimpica in carica, alle Olimpiadi di Tokyo. All’alba la formazione asiatica è stata sconfitta dagli Stati Uniti per 3-0, parziali 29-27, 25-22 e 25-21, seconda sconfitta dopo lo 0-3 con la Turchia di Guidetti all’esordio.
Le cinesi sono all’ultimo posto del girone B, anche dietro l’Argentina. Le statunitensi al contrario con due vittorie al momento sono in vetta. Ora la Cina ha un solo target, la qualificazione ai Quarti di finale come una delle migliori quattro della Pool e la prossima partita sarà contro la Russia, probabilmente decisiva. Ricordiamo però che a Rio proprio la Cina si qualificò per i quarti come quarta della propria pool (una vittoria in più delle azzurre), gli USA primi con 5 vittorie su 5 gare. Poi l’oro andò alle ragazze di Lang Ping…
La partita, una sorta di rivincita dopo il successo (ininfluente per gli USA) della Cina nell’ultima gara preliminare della VNL di Rimini (1° set 25-10) ha visto svettare Jordan Thompson, protagonista della partita di oggi, con 34 punti: 28 in attacco, 4 a muro e due ace. Bene anche Bartsch e Larson, rispettivamente con 15 e 12. Proprio Jordan Thompson a fine gara ha smentito le notizie che la riguardavano sul mercato, ovvero che avesse firmato con la neo promossa Vallefoglia: “Non giocherò a Vallefoglia” riporta il giornalista Marco Fantasia, inviato Rai, su Instagram.
Da parte cinese, Ting Zhu ha in parte messo a tacere le voci di un possibile problemi al polso destro aumentate dopo la sua prestazione poco brillante contro la Turchia, segnando solo quattro punti. Oggi i punti sono stati 18, di cui 16 in attacco su 37 tentativi.
Due giocatrici hanno lasciato molto a desiderare. Changning Zhang finita nel muro avversario in diverse occasioni nel primo set chiudendo con un mesto 4/12 in attacco e la sostituzione da parte di Yingying Li. L’altro è stata Xiangyu Gong, con soli 5 punti, 4/14 in attacco.
