Dopo il comodo esordio nel suo “feudo” di Monte Carlo, Rafa Nadal ha parlato alla stampa della situazione del coronavirus, ancor più dopo essersi allenato sui campi del Principato con Daniil Medvedev, risultato positivo al test Covid-19 e costretto a lasciare il torneo.
“Quando ho scoperto che Medvedev era risultato positivo non mi sono preoccupato per me stesso perché non gli sono mai stato vicino, ci siamo solo allenati”, ha detto Rafa, aggiungendo “Quando succedono queste cose, non va affatto bene. Mi è dispiaciuto per lui, purtroppo nella situazione che stiamo vivendo dobbiamo accettare che possa succedere. Io sono stato sempre a più di quattro metri da lui, e solo alla fine l’ho ringraziato per un secondo, quindi mi sento tranquillo”.
Per il campionissimo iberico, l’unica strada per ritornare alla normalità è la vaccinazione. “Mi vaccinerò sicuramente appena ne avrò la possibilità. L’interesse generale è ciò che deve spingerci ad agire, è logico. È l’unica via d’uscita da questo incubo. Forse c’è un piccolo numero di persone che soffrono di effetti collaterali, ma in generale gli effetti del virus sono molto peggiori”.
Ultima riflessione di Rafa sul proprio gioco, che nel tempo ha cambiato assecondando l’avanzamento della sua carriera ed il logorio del suo fisico: “Ho adattato il mio gioco alla mia condizione fisica, alla mia età e al mio modo di intendere lo sport oggi. Ci sono giorni in cui torno un po’ indietro, come nei miei primi anni sul tour, ma in generale ora gioco molto più aggressivo, uso maggiormente cambi di ritmo ed effetti. Penso che lo schema di gioco non è poi molto diverso, è il modo di applicarlo è che è cambiato, più diretto e offensivo”.
Marco Mazzoni