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Da Monte Carlo: Parlano Fabio Fognini, Jannik Sinner e Marco Cecchinato

Jannik Sinner : “Ho iniziato abbastanza bene, Ho giocato male il game sul 2-1 al servizio, poi lui ha iniziato a spostarmi di più. Allora ho cercato di giocare più profondo e di farlo muovere. Alla fine, ho sbagliato forse un game per set. Nel primo, quello sul 2-1, nel secondo sul 4-2 sul suo servizio”.
Cerco sempre di migliorarmi, di imparare anche da partite come quella di oggi, anche se a volte è dura da accettare. Ho un buon team, ho accanto le persone giuste che sanno cosa fare. Spero di poter giocare ancora contro Novak”.
“Quel che vedo è che difende in corsa meglio di me. Devo servire meglio. C’è tutto da imparare, soprattutto capire le varie situazioni in partita: non rischiare troppo, non tirare troppo piano. Quel che sto provando a fare è proprio comprendere i momenti. A volte funziona e a volte no, come oggi quando il tuo avversario è migliore o capisce più velocemente di te”
Djokovic è un avversario così duro perché ogni palla torna indietro. Poi si muove bene, specialmente in occasione dei punti importanti. Serve bene. Prende le giuste decisioni nei momenti chiave. E’ questa la parte più difficile”
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Fabio Fognini : “Krajinovic è un giocatore con molto talento e gioca molto bene a tennis. Vale più della classifica che ha, infatti è stato tra i primi 30”. Sarà una battaglia molto dura, 50-50. L’importante è stare in campo come in questi due giorni, atteggiamento giusto, per il resto il risultato è una conseguenza.
A volte sembra che abbia meno voglia, meno ‘cazzimma’ e può essere: ho 34 anni, una famiglia e due bimbi. Viaggiare mi costa un po’ di più, devo essere sincero. Soffro sempre tanto, ci metto tutto me stesso e fino a quando avrò il fuoco acceso dentro continuerò a lottare. Poi vi saluterò, ma non è ancora ora”.


Fonte: http://feed.livetennis.it/livetennis/


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