MODENA – La Lega Pallavolo Femminile pretende che Casalmaggiore violi la quarantena imposta dalle autorità sanitarie locali? Che le poche ragazze a disposizione del club scendano in campo senza allenamento da giorni? Il dubbio viene visto che la struttura dell’evanescente Mauro Fabris ha fissato oggi le date delle partite degli ottavi di finale, sin qui rimandate per i casi di covid19 della squadra di coach Parisi, nelle giornate del 26 marzo (in Piemonte a casa del Chieri) e del 28 marzo (in Lombardia).
Una calendario che va in contrasto – volutamente? – con le indicazioni dell’Ats Val Padana che ha messo in quarantena fino al 30 marzo le 5 atlete, i 2 tecnici e il dirigente del team casalasco colpiti da covid19.
Pare (sottolineiamo il “pare”) il risultato ultimo di un braccio di ferro tra vertici di Lega e club che parte da lontano, forse sin da quando la VBC manifestò dissenso nel CDA poi dimessosi un annetto fa. Finirà a carte bollate con conseguente sospensione del campionato?
Il precedente – Nel calcio, ad inizio campionato, ci fu il caso analogo di Juventus-Napoli, gara che non si giocò per il mancato arrivo della squadra di Gattuso all’Allianz Stadium di Torino. Il primo verdetto fu quello del 3-0 a tavolino (e 1 punto di penalizzazione a danno dei partenopei) per poi passare, carte bollate alla mano, alla cancellazione della sanzione e alla decisione di recuperare la partita. Il Napoli, infatti, non potè recarsi a Torino bloccato in Campania dalle autorità sanitarie locali.
Cosa accadrà per Chieri – Casalmaggiore considerando che il club di patron Boselli Botturi, nel frattempo, si è visto costretto a sospendere anche tutte le sedute di allenamento?