Che rimonta Jannik! Sinner parte male nel suo match d’esordio nell’ATP 500 di Dubai, opposto al kazako Alexander Bublik. Perde nettamente il primo set, troppi errori col diritto e poco incisivo al servizio. È bravissimo nell’alzare il livello dall’inizio del secondo set, prima col servizio – finalmente in ritmo – e quindi con la sua progressione da fondo campo. Domina il tiebreak del secondo set e va prendersi il successo nella stretta finale del terzo, mostrando non solo un tennis efficace ma anche grande grinta e concentrazione. 2-6 7-6 6-4 lo score a favore dell’azzurro, che al prossimo turno se la vedrà col vincente di Ebden – Bautista Agut.
Dopo la partenza ad handicap Sinner è stato bravissimo e non tremare più, ha condotto la partita con sicurezza, spingendo tanto e sbagliando poco. Lo testimonia il fatto che nel secondo e terzo set Jannik ha concesso pochissimo al servizio e solo due palle break nel terzo, contro un avversario che risponde molto bene.
La vittoria è molto importante per l’azzurro, soprattutto per il modo in cui l’ha ottenuta: in rimonta, capace di resettare tutto dopo un primo set davvero brutto, e contro un avversario ostico. Il match non era affatto facile, poiché Bublik è il classico “cavallo pazzo” di talento che in buona giornata può mettere in difficoltà chiunque, soprattutto se riesce a giocare con poca pressione. Esattamente in quest’aspetto è mancato oggi Sinner nel primo set: commettendo troppi errori all’avvio, ha messo il rivale nella condizione di giocare senza stress e produrre il suo tennis esplosivo, molto efficace nei colpi d’inizio gioco. Le carenze di Jannik hanno esaltato le qualità di Alexander, che, potendo giocare sugli errori dell’avversario, è filato via liscio, senza sbavature nel primo set, vinto con ampio margine. Bublik nella prima fase del match è stato bravo a giocare in modo ordinato: pochissime pennellate d’artista delle sue, tanto belle quanto pericolose, e tennis lineare, preciso, sostenuto dai colpi di inizio gioco, davvero efficaci. Bublik non soffriva la palla vivace con poco spin di Jannik, appoggiandosi molto bene e ricavando tante accelerazioni con poco sforzo. Per un “pigro” come lui, uno che non ama soffrire rincorrendo palle lavorare ma che cerca di ricavare velocità con il tempo d’impatto, è la condizione di gioco ideale per sprigionare la sua qualità di colpitore.
Non era facile ribaltare un match del genere, quando sei tu ad aver messo l’avversario in vantaggio. Qua è venuta fuori la classe, “cattiveria agonistica” e focus di Sinner. È stato bravissimo ad iniziare il secondo set trovando finalmente la miglior prima di servizio. Tutto il suo tennis si è impannato di qualità: meno errori col diritto, piedi più vicino alla riga di fondo a spingere con impeto ma senza esagerare, prontissimo ad entrare in campo e chiudere. Non è mai riuscito ad essere davvero incisivo in risposta, ma a metà del secondo set ha intuito che l’unico modo per mettere dubbi al rivale e guastarne la tranquillità in spinta era lavorare di più la palla per cercare di “sporcare” lo scambio e togliere il miglior tempo d’impatto al rivale. La tattica ha stentato a funzionare, perché i suoi colpi più lavorati finivano troppo spesso corti, facile per Bublik fare un passo avanti ed via, a colpire in anticipo. Ma non ha mollato la presa Sinner, ha insistito e trovato via via un pressing più lungo ed efficace, alternando pallate a tutta a qualche scambio più lavorato. Una manovra che ha dato i suoi frutti nel tiebreak del secondo e quindi nel terzo set. Bublik ha perso sicurezza, ha iniziato a sbagliare esattamente quando Sinner è salito, segnale evidente di come sia stata proprio la sterzata dell’azzurro a cambiare le sorti del match. Davvero eccellente l’azzurro nel tiebreak del secondo, quando si è preso di forza tutti i punti, con potenza e grande attenzione. Altro aspetto da sottolineare è come Sinner sia stato capace di spingere a tutta anche nella fase finale del match, segnale di buona tenuta atletica.
Bravo bravissimo Jannik, è una vittoria che gli regala fiducia e conferma tutte le grandi qualità dell’azzurro.
Ecco la cronaca del match.
Sul campo 3, si inizia alle 11.42 con l’azzurro alla battuta. Dai primissimi punti si intuisce immediatamente che match sarà: la palla corre, viaggia velocissima. Entrambi giocano un tennis di grande spinta, in progressione quello di Jannik, più estemporaneo ma assai pericoloso quello di Alexander, poiché può farti la giocata da qualsiasi posizione del campo, soprattutto con il servizio. Buona partenza di Sinner, il diritto sembra “centrato”, la prima entra. 1-0 avanti. Bublik alla battuta, cerca la botta al centro alla massima velocità ed accelera dritto per dritto. 1 pari, gli scambi sono molto rapidi, con il kazako che regge la spinta dell’azzurro, costringendolo a prendersi qualche rischio. Terzo game, arrivano alcuni errori di Jannik: prima un diritto di poco largo cercando un winner, quindi un doppio fallo sul 40-30 e poi un diritto sparacchiato lungo per troppa foga nel voler chiudere in avanzamento. È palla break per Bublik, la prima del match. Se la gioca bene il kazako: buona risposta di rovescio cross, Sinner manda in rete, sorpreso dalla profondità ed angolo del colpo del rivale. Break Bublik, avanti 2-1 e servizio, il match si fa in salita per Jannik, anche perché Alexander cancella il tentativo di assalto dell’azzurro grazie alla prima di servizio, nemmeno così veloce oggi ma assai precisa. Controlla molto bene la soluzione al centro da sinistra, andando a pizzicare l’angolo lasciato un filo scoperto da Sinner. Jannik continua a commettere troppi errori in spinta, nel quinto game anche col rovescio. Si va di nuovo ai vantaggi. Bublik è rapidissimo ad entrare in campo dopo una risposta solida d’incontro, inchioda l’azzurro nell’angolo sinistro e chiude col diritto nel campo aperto. Palla break Bublik, pericolosissima. Si salva Sinner comandando con i piedi sulla riga e venendo avanti. Un altro doppio fallo lo condanna alla seconda chance di break nel gioco, ma finalmente una buona prima lo aiuta. Due errori però lo condannano al doppio break nel set, Alexander veleggia sicuro 4-1 e servizio. Jannik al cambio di campo si toglie la scarpa sinistra, e attende l’arrivo del trainer. Non c’è trattamento, è un consulto rapido, ma l’azzurro torna in campo dando la sensazione di non essere così sicuro con gli appoggi, forse un fastidio non così importante. In un Amen Alexander vola 5-1, ad un passo dal chiudere il primo parziale. Il set si chiude 6-2, tutto fin troppo facile per Bublik.
Secondo set, Jannik scatta col servizio. Trova un paio di prime finalmente vincenti, si incita guardando il suo angolo. 1-0 Sinner. Il nativo di Gatchina (Rus) non accena alcun calo, in scioltezza impatta 1 pari trovando bei rovesci, fluidi e precisi nello scambio. Il set avanza spedito sui turni di servizio, con l’azzurro finalmente incisivo con la prima. E quando la sua prima entra in ritmo, tutto il suo tennis decolla. Poco in risposta per entrambi, il servizio domina in questa fase. Bublik dà la sensazione di non volersi “sporcare” troppo in scambi complicati, se va sotto nello scambio cerca la pallata a chiudere, o la va o la spacca. Sinner avanti 4-3, senza break. Non cala l’intensità del kazako, che nei propri turni di battuta resta perfetto. 5 pari, sale la tensione ma la prima dell’azzurro continua a macinare, con ottime soluzioni al centro da sinistra. A 15 Jannik vince l’undicesimo gioco, avanti 6-5 e sicuro di potersela giocare al tiebreak. Ingiocabile Bublik, è tiebreak.
Sinner inizia con lo schema servizio esterno e diritto in contro piede, vincente. 1-0 Sinner. Affossa malamente un rovescio in rete Alexander, 2-0 Sinner. Lungo scambio nel terzo punto, Jannik comanda, muove l’avversario e trova l’affondo vincente con un diritto lungo linea. Due mini-break, grazie a due seconde di Bublik. 3-0 e poi 4-0 Sinner. Jannik spinge, Bublik butta via un diritto senza quasi correre incontro alla palla. 5-0 Sinner. Con una improvvisa battuta dal basso il kazako trova il punto punto del tiebreak, si gira 5-1 per l’azzurro. Gran seconda (praticamente una prima…) e 2-5. Spettacolare rovescio cross, imprendibile, è 6-2 e 4 set point Sinner! Ok il primo, sbaglia Bublik per troppa spinta. 7-2 e secondo set per l’azzurro. Eccellente al tiebreak, ma tutto è partito dalla prima di battuta, finalmente in ritmo per tutto il set, con un livello di gioco molto salito per l’azzurro.
Terzo set, stavolta è Bublik il primo a servire. Ha cancellato lo smacco del bruttissimo tiebreak e ripreso a servire benissimo, senza problemi si porta avanti 1-0. Anche la prima di Sinner continua a sostenere il suo tennis, come nel secondo parziale. Bublik prova a scappare a rete nel terzo game, ma Jannik trova un passante stretto che sfida le leggi della fisica, tanto è stretto e preciso. Molto più sciolto e sicuro l’azzurro, sbaglia di meno e mette pressione al rivale, che ora sbaglia di più cercando soluzioni estemporanee e non sempre vincenti. Il kazako è infastidito dalla precisione di Jannik col servizio, sparacchia delle risposte fuori tre metri e prova a venire a rete su degli “stracci”. Jannik ringrazia la follia del rivale e sale agilmente 2 pari. Nel quinto game Sinner trova sul 30 pari una risposta a tutta che pizzica la riga di fondo, e gli regala la prima palla break del set. Bublik trova una seconda veloce, Jannik è sorpreso e non controlla la risposta. Con un gran tocco in back, Alexander muove l’azzurro portandolo all’errore. C’è lotta nel game, uno dei pochi ai vantaggi nel match. Un’altra super risposta e poi diritto inside out vale a Sinner la seconda palla break. Bravissimo l’azzurro: risponde preciso, ribalta l’inerzia dello scambio e chiude da tre quarti campo spingendo nell’angolo scoperto. BREAK Sinner, 3-2 e servizio. L’inerzia del match ora è tutta sull’azzurro, salito in cattedra dal secondo set. Bublik ora è falloso col diritto, Jannik preciso e profondo. A zero consolida il vantaggio, con Bublik che non regge la pressione e regala in risposta. 4-2 Sinner, due turni di battuta per chiudere il match. Alexander ritrova la prima, resta in scia sotto 3-4. Il kazako prova ad inventarsi qualcosa per togliere ritmo a Jannik, incluse alcune palle “luna” o angoli estremi. Riesce nell’intento, portando l’azzurro a sbagliare un paio di diritti. 15-40 e due palle del contro break per Bublik. Basta la prima: Sinner gioca un diritto troppo frontale, andando il rotazione e spedendo ampiamente lungo. Break Bublik, 4 pari, tutto da rifare. Nel nono game Jannik si porta avanti 15-30, ma il passante in corsa (non impossibile) termina appena largo. Un doppio fallo manda Sinner a rispondere 30-40, palla break delicatissima. Che prima esterna, Bublik si salva con il suo colpo migliore (settimo Ace del terzo set). C’è grande lotta, anche per colpa del terzo doppio fallo nel gioco del kazako. C’è un’altra chance di break per Jannik. Prova una smorzata troppo difficile Alexander, la palla termina in corridoio. Genio e follia, stavolta ha prevalso la seconda. BREAK Sinner, avanti 5-4 va a servire per il match. 15-0, diritto molto profondo. Avanza sul secondo punto, 30-0. Lungo scambio, il primo a sbagliare è Bublik col rovescio, totalmente fermo coi piedi. 40-0 e tre match point Sinner! Largo un diritto di Bublik, Game Set Match Sinner! Dopo un set perso malamente, Sinner sale di livello e vince una grande partita, fondamentale nel suo percorso di crescita.
Marco Mazzoni
[16] Jannik Sinner vs Alexander Bublik