QUARTI GARA1
Cucine Lube Civitanova – Leo Shoes Modena 3-0 (25-17, 33-31, 25-20)
Cucine Lube Civitanova: Falaschi 3, Juantorena 17, Simon 15, Rychlicki 18, Yant Herrera 3, Anzani 5, Marchisio (L), Balaso (L), Hadrava 0, Diamantini 0, Kovar 6. N.E. Larizza. All. Blengini.
Leo Shoes Modena: Christenson 3, Lavia 11, Mazzone 8, Vettori 2, Petric 14, Stankovic 3, Iannelli (L), Karlitzek 2, Grebennikov (L), Buchegger 5, Porro 1. N.E. Bossi, Rinaldi, Sanguinetti. All. Giani.
ARBITRI: Zavater, Caretti.
NOTE – durata set: 25′, 43′, 28′; tot: 96′.
CIVITANOVA – Cuore, orgoglio e carattere da vendere. Questi gli ingredienti con cui la Cucine Lube Civitanova si è imposta con un netto 3-0 all’Eurosuole Forum di Civitanova Marche sulla Leo Shoes Modena (25-17, 33-31, 25-20), nella gara d’esordio dei quarti di finale dei play off di SuperLega Credem Banca.
I marchigiani, alle prese con le pesanti indisponibilità del regista De Cecco e del bomber di posto 4 Yoandy Leal (rimpiazzati nel sestetto iniziale rispettivamente dall’esperto Falaschi e dal giovane cubano Marlon Yant), sono stati trascinati alla vittoria da una grandissima prova di squadra (con Robertlandy Simon eletto Mvp : per lui 15 punti frutto di 4 ace, 2 muri e 9 attacchi a segno su 14), il cui esito regala ora ai cucinieri la possibilità di giocare mercoledì al Pala Panini di Modena, in Gara 2, per chiudere la serie.
LA PARTITA – E’ il servizio la chiave dell’ottimo approccio alla partita dei campioni del mondo. Nel primo set i ragazzi di Blengini staccano infatti subito i modenesi con gli ace di Falaschi prima (3-0) e Simon poi (6-3), allungando quindi sull’8-3 dopo due contrattacchi vincenti di fila di Yant. Nella metà campo di casa Falaschi mette a frutto tutta la sua esperienza per gestire con calma ed efficacia le bocche di fuoco a sua disposizione, privilegiando Osmany Juantorena che si mostra sin da subito in giornata di grazia, facendo male all’avversario sia in fase di contrattacco (7 punti col 67% di positività sulle schiacciate), che dai nove metri. Sua la battuta vincente che scrive il momentaneo 17-12 convincendo Giani a cambiare Petric con Karlitzek. Mossa che non produce comunque gli effetti sperati dagli emiliani. La Lube chiude 15-17 dopo un attacco out proprio del martello tedesco.
Decisamente più equilibrato il secondo set, in cui sono gli ospiti a mettere per la prima volta il muso davanti, trovando il break sul 6-8 che arriva con un muro di Lavia su Rychlicki. Sull’8-10, che si registra con un altro muro degli emiliani, stavolta ai danni di Yant, Blengini inserisce Kovar proprio al posto dello schiacciatore cubano. I marchigiani pareggiano subito (8-8 con Kovar a segno in contrattacco) rimettendo la gara sul binario del punto a punto, partita che da qui in avanti diventa una vera e propria battaglia di muscoli e di nervi. Che Modena, con Buchegger gettato nella mischia al posto di Vettori, non riesce a chiudere a proprio favore nonostante cinque palle set. Ce la fa invece la Cucine Lube alla sua quarta occasione, murando un attacco di Petric con Falaschi (33-31).I trascinatori dei cucinieri sono Rychlicki (11 col 62% in attacco, sarà il top scorer finale con 18 punti) e Juantorena (6 punti, 56%), mentre nell’altra metà campo spiccano i 6 punti di Mazzone col 100% di efficacia nei 5 primi tempi.
Giani tiene in campo Buchegger al posto di Vettori anche nel terzo parziale, che i biancorossi tengono sempre ben saldo nelle proprie mani dopo la fuga avviata con un muro di Simon su Lavia, che ha regalato ai padroni di casa l’11-10 subito dopo aver subito un parziale di 0-5 sul servizio di Christenson. Break sul 14-12 con un contrattacco sempre di Simon (gran difesa di Kovar), ace di Juantorena per il 15-12 (Osmany chiuderà la sfida con 17 punti e il 61% di efficacia in attacco), e l’ennesimo show odierno di Juantorena che tiene Modena a debita distanza prima firmando un ace (15-12, subito dopo a segno Anzani per il +4), e anche il contrattacco vincente del 22-18 che chiude di fatto la vittoria finale nella cassaforte cuciniera. Finisce 25-20 dopo un ace del Mvp Simon.