Di Redazione
Un grande ospite ha accompagnato Nino Di Giacomo, candidato Presidente di Fipav Sicilia per il quadriennio 2021/2024, nell’ottava puntata del “Salotto del Volley”, il format del martedì sera che grazie anche alle domande ed all’interazione dei tanti partecipanti alla diretta facebook permette di approfondire gli svariati temi e le proposte del vasto programma collettivo realizzato dal candidato Presidente.
Per la diretta numero otto lente d’ingrandimento puntata sulla riforma dello sport, un tema affrontato negli ultimi mesi dal Governo e che potrebbe comportare un cambiamento radicale nel mondo delle associazioni sportive, stravolgendone l’attuale struttura organizzativa ed amministrativa ed anche portando nell’immediato futuro un’inevitabile confusione. Il super ospite che ha aiutato a fare chiarezza sull’argomento è stato l’Avvocato Guido Martinelli, socio fondatore dello Studio Legale Martinelli – Rogolino e specializzato in Diritto Tributario, Diritto Sportivo, Diritto del Lavoro e Diritto degli enti associativi.
L’Avvocato Martinelli, esprimendo il suo apprezzamento nei confronti di Nino Di Giacomo e della sua attenta opera di informazione, per oltre un’ora ha offerto tantissimi approfondimenti e, soprattutto, interpretazioni accurate su una Riforma che, anche se ancora in attesa di valutazione governativa definitiva (prevista per il 28 febbraio), sta allarmando le società sportive e che potrebbe radicalmente trasformare il mondo dello sport. “Sabato scorso è scaduto il termine per la presentazione delle candidature ed abbiamo formalizzato ufficialmente la composizione della squadra che mi accompagnerà in questa marcia elettorale – cosi in apertura Nino Di Giacomo – e che sostiene con profondo entusiasmo il programma concreto ed innovativo che abbiamo strutturato per rilanciare la Sicilia pallavolistica“.
“All’interno del programma collettivo che abbiamo realizzato con la mia squadra abbiamo sempre focalizzato l’attenzione sul sostegno alle società ed ai tesserati del nostro network regionale. Questo sostegno deve necessariamente passare da un’attenta e dettagliata programmazione ma deve anche fondarsi sullo sviluppo delle nostre competenze, partendo anche dall’incontro e dal confronto con i professionisti dei vari settori. Quando parliamo di aspetti fiscali, poi, sappiamo quanto sia difficile riuscire a districarsi in un mondo in continua evoluzione e spesso con dei risvolti di difficile interpretazione. Cosi come siamo consapevoli che, alla luce anche della tanto proclamata e paventata Riforma dello Sport, dovremo necessariamente, questo è un mantra che non smetterò mai di ripetere, supportare le nostre società, anche con degli strumenti realizzati ad hoc” conclude Di Giacomo.
“Sono contento dell’invito che mi ha rivolto Nino Di Giacomo – questo il commento dell’Avvocato Guido Martinelli – È un momento problematico non solo dal punto di vista economico ma anche da quello normativo, quello cioè delle regole da applicare. Ci sono, dunque, delle premesse doverose da dover fare. Il primo dato è che purtroppo al momento abbiamo una situazione normativa in forte evoluzione e che, anche per colpa dell’attuale crisi di governo, ci porta sino al 28 febbraio con grandi punti interrogativi su quale saranno le disposizioni finali dei decreti delegati che giungeranno al vaglio finale. Seconda premessa necessaria: facciamo attenzione perchè comunque arriveremo ad un momento in cui il volume degli oneri che dovremo sostenere aumenterà, sia sotto il profilo dei costi legati alla gestione sia sotto quello degli oneri organizzativi. La vera domanda, dunque, diventa: associazioni sportive dilettantistiche e società sportive dilettantistiche che cosa si devono aspettare?
“Ci sono delle novità importanti come, forse la principale, il riconoscimento della personalità giuridica a tutte le associazioni iscritte al CONI, con la conseguente responsabilità patrimoniale perfetta e nessuno impegno economico in solido per i soci dell’associazione sportiva. Un’altra novità importante riguarda le ssd, per le quali è prevista la possibilità di distribuire il 50% degli utili di esercizio. Si tratta di una piccola rivoluzione perchè si supera in maniera parziale il divieto dello scopo di lucro ma credo, onestamente, che dal punto di vista sostanziale non si produrranno grossi cambiamenti. Per il resto, poi, le norme all’interno dei decreti che compongono la riforma portano tanti argomenti ancora da chiarire: uno su tutti quello della concessione degli impianti sportivi pubblici, ancora in dubbio se possa passare da una concessione diretta o se ci si debba attenere al codice degli appalti pubblici”.
(Fonte: comunicato stampa)