Di Redazione
Alla sua quarta stagione con la maglia di Cuneo, Andrea Galaverna è ormai una bandiera per la BAM Acqua San Bernardo. Intervistato dal Corriere Torino, lo schiacciatore classe 1994, racconta i suoi inizi e gli obiettivi di questa stagione.
Quando era emergente, nelle giovanili della società, visse da raccattapalle la stagione 2010, quella dell’unico e storico scudetto. «Emozioni incredibili che ancora mi porto dentro – dice -. Il Palazzetto strabordante di tifo e persone, i grandi scontri, io parte del tutto con tantissimi sogni nel cassetto».
Il più grande? «Vestire e difendere con onore la maglia del Cuneo ai massimi livelli».
In questo periodo purtroppo il Palazzo è vuoto, ma il calore dei tifosi non viene mal meno. «Ci fa comunque sentire la sua vicinanza preparando striscioni che ci accompagnano nel corso delle partite interne e spesso viene a salutarci prima delle trasferte. Ho un bel rapporto con i tifosi e ne vado fiero».
A Dronero fino a 14 anni, poi il passaggio nelle giovanili dell’allora Bre Banca Lannutti Cuneo. Titoli italiani under 18 e under 20 conquistati in categoria, il trofeo delle Regioni under 16, quindi l’inizio di un viaggio in Italia fondamentale per fare esperienza. «Prima in Calabria in A2, poi a Segrate in serie B, quindi la massima serie nelle Fila della Powervolley Milano, il trasferimento a Castellana Grotte con la Materdomini, ancora in massima serie con Milano e da quattro anni di nuovo a Cuneo, in serie B, A3, A2».
Con quali obiettivi, personali e di squadra? «Crescere e risalire ai massimi livelli. Nel girone d’andata abbiamo dimostrato il nostro valore. Ora dobbiamo ripeterci in quello di ritorno puntando a un buon piazzamento in ottica Coppa Italia e play-off. Non sarà facile perché sono tante le squadre attrezzate, ma ci proveremo».
Dopo due battute d’arresto, con Bergamo in casa e Siena in trasferta, bisogna subito reagire. «Ora pensiamo a ripartire proprio dal match casalingo di domenica prossima contro Castellana Grotte che affronteremo nuovamente tre giorni dopo nel recupero del match non disputato all’andata».