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Basket, Finals Nba: super LeBron non basta, gara-1 a Golden State

OAKLAND – King James da solo non basta. Il primo round delle Finals Nba, quarto atto della sfida tra Golden State e Cleveland, va ai Warriors. Agli uomini di Kerr, però, serve un overtime per avere la meglio sui Cavaliers, finisce 124-114 nonostante un LeBron da 51 punti (suo massimo in carriera alle Finals) 8 assist e altrettanti rimbalzi. Il Prescelto, però, è solo contro una Golden State che ha diverse frecce nel suo arco: Stephen Curry mette a segno 29 punti, 26 per Kevin Durant, 24 per Klay Thompson. Per i Cavs, dietro a un monumentale LeBron, c’è solo Kevin Love (21).

PAURA THOMPSON – È una gara equilibrata quella che si gioca alla Oracle Arena. È una partita che si gioca sui nervi, è gara-1, vincere significherebbe indirizzare nel migliore dei modi la sfida per il titolo. L’anello si gioca con i piccoli dettagli e la sufficienza con cui gioca inizialmente Golden State sembra quella di chi sente di essere la più forte. I Warriors mostrano la loro superiorità solo a tratti e LeBron James diventa devastante. A metà della prima frazione la Oracle Arena si ammutolisce: JR Smith scivola e frana addosso a Thompson che muove in maniera innaturale il ginocchio. Klay va negli spogliatoi, ma dopo qualche minuto torna in campo tra gli applausi del palazzetto.

EQUILIBRIO E FINALE TRA POLEMICHE  – Nel frattempo LeBron si è messo in spalla Cleveland favorito da una difesa blanda dei padroni di casa e con 20 punti (8/9) trascina i suoi al +11. Durant e Thompson riportano sotto i Warrios (-3) prima della tripla di Curry che chiude il primo tempo sul 56 pari. Al rientro dagli spogliatoi i padroni di casa piazzano subito un parziale di 10-3, ma il Prescelto riaggancia i rivali e a cavallo tra il terzo e il quarto quarto Cleveland si ritrova di nuovo avanti (+7).

Finals Nba, gara-1 a Golden State nonostante i 51 punti di LeBron. Cleveland infuriata con l’arbitroCon la gara in bilico ci pensano gli arbitri a dare una mano a Curry e compagni. A 36″ dalla sirena finale con Cleveland avanti di due lunghezze LeBron porta a casa un fallo di sfondamento su attacco di Durant, gli arbitri, però, dopo il replay danno fallo a James e mandano Durant dalla lunetta: 2/2. Il re si riscatta regalando il nuovo +2 ai suoi, ma un tiro da tre di Curry vale il +1 Warriors. A 4″7 dalla fine, però, George Hill prima pareggia i conti dalla lunetta e poi sbaglia il secondo tiro libero portando il match all’extra-time dove Golden State prende subito in mano la partita con un parziale di 17 punti a 7 portando a casa la vittoria.

FELICITA’ CURRY, RABBIA LUE – “È stata una partita folle – le parole di Curry a fine gara -, ma i match di gara 1 sono sempre particolari, perché devi adattarti a un nuovo stile di gioco. Siamo caduti nel panico sui tiri liberi, fortunatamente è andata bene e abbiamo trovato una nuova vita nell’extra time”. Coach Tyronn Lue, invece, esalta LeBron James. “È stato epico, ma non è bastato per portare alla vittoria i Cavs. Fare quello che ha fatto lui stanotte e venire derubato di una vittoria non è giusto”. LeBron James con i 51 punti a referto nel match della Oracle Arena raggiunge quota 8 partite con più di 40 punti in questi playoff eguagliando il primato della ‘leggenda’ Jerry West realizzato nel 1965. Inoltre con 51 punti alle Finals realizza il secondo punteggio più alto mai realizzato dopo i 55 punti messi a segno da un mostro sacro come Michael Jordan nel 1993.


Fonte: http://www.repubblica.it/rss/sport/rss2.0.xml


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