MODENA – Andrea Zorzi presenta così la tredicesima puntata del suo “Processo alla Vittoria”. Storie, belle, bellissime, veri e propri backstage sulle vite dei personaggi che nell’ottobre 1990 (18-28) conquistarono il primo titolo Mondiale del volley italiano.
Ecco Zorzi: E finalmente dopo il Brasile venne il giorno della finale. E chi ritrovammo dall’altra parte della rete? Ma loro, i temutissimi funambolici cubani, fisici strepitosi saltatori superdotati, e soprattutto quelli che in tutte le partite finora giocate c’avevano legnato come satanassi. Ma questa volta la storia la ribaltiamo noi. La vittoria che ha ribaltato letteralmente la nostra vita. E alla fine i festeggiamenti in campo, abbracci ubriachi , e tra questi c’era un idiota che puntava con occhi iniettati di gioia quel Despaigne fantomatico a cui gridare in faccia: ‘Voi sarete più forti ma noi siamo campioni del mondo!’. Non ricordo chi fosse costui so soo che el parlava con un acento veneto de toresee. Ma abbandoniamoci a rivivere quella piacevolissima vittoria. Solo uno tra noi quelle sera sprofondò in un vuoto siderale, come un triste cartone animato bruciato nel suo tormento esistenziale con in mano il premio di miglior giocatore del mondo.
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