MODENA – Nei giorni successivi alla fine del Campionato Europeo Under 20 maschile di Brno, salito alla ribalta prima per il bell’argento degli azzurrini e subito dopo per le numerose positività al Covid19 di giocatori azzurri, tedeschi, francesi e polacchi, abbiamo interpellato Lubor Halanda, Presidente di Giuria per la CEV alla rassegna europea giovanile giocata in Rep. Ceca, per chiedere cosa non avesse funzionato nei protocolli della manifestazione.
Halanda, dal 2005 Presidente della Federazione Pallavolo di Slovacchia, noto al pubblico di appassionati italiani per aver giocato negli anni ’80 ad Agrigento (A1 e A2), Mondovì (A2), Falconara (A1) e, successivamente alla carriera di giocatore, allenato – sempre in Italia – ad Agrigento e Città di Castello, ci ha inviato una dettagliata relazione dei protocolli predisposti nella manifestazione dal Comitato Organizzatore (OC) e una serie di probabili criticità fonti del possibile contagio.
La nostra redazione ringrazia Lubor Halanda per la dettagliata relazione che pubblichiamo a seguire.
Luca Muzzioli
Volleyball.it
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Raccattapalle con mascherina e guanti a bordo campo
di Lubor Halanda
Cari signori,
in qualità di Presidente della Giuria della fase finale del Campionato Europeo CEV U20 in Repubblica Ceca, vorrei fornirvi le mie osservazione e il mio punto di vista sui protocolli di igiene, seguiti dagli organizzatori e dai componenti delle squadre partecipanti.
In generale, posso asserire che il Comitato Organizzatore ha fatto del suo meglio per soddisfare e attuare le linee guida per l’igiene delle competizioni CEV e anche le linee guida per l’igiene specifiche per questa rassegna.
Dopo l’arrivo dei membri della giuria alla sede del campionato, ho partecipato ad un general meeting con il rappresentante della Federazione locale e direttore della competizione Mr. Iro, il vicepresidente esecutivo OC Mr. Labasta e il vicepresidente OC, responsabile dei protocolli igienici Mr. Gerza.
I membri dell’OC ci hanno presentato il piano generale dei protocolli di igiene degli hotel delle squadre, dei membri della giuria e degli arbitri, i protocolli per i palazzetti dello sport e il trasporto.
Dopo il meeting e dopo il sopralluogo degli hotel e dei palazzetti sono state apportate alcune modifiche.
Nell’hotel delle squadre era impossibile garantire che ogni squadra avesse un piano separato. Abbiamo quindi cercato di ridurre al minimo il numero delle squadre di un piano, 2; solo in un caso è stato necessario avere tre squadre sullo stesso piano.
Nel ristorante dell’hotel era impossibile separare le squadre e garantire una stanza per ciascuna squadra. L’hotel aveva una grande sala da pranzo con soffitti alti e una buona ventilazione. Abbiamo comunque ridotto il numero inizialmente previsto di tavoli da pranzo in modo che solo quattro squadre potessero essere presenti nel ristorante contemporaneamente. Abbiamo informato le guide del team di aver organizzato il programma dei pasti con i responsabili del team e la direzione del ristorante.
È stato poi imposta un severo regolamento che impediva l’accesso al ristorante senza l’utilizzo della mascherina. Inoltre, nessun movimento all’interno del ristorante era consentito senza l’uso della mascherina. L’unica eccezione era per quando si era seduti a tavola per cenare. L’uso delle maschere era supervisionato dalla sicurezza.
Mascherine e distanza al tavolo della giuria
Come accennato nel rapporto finale e anche in una lettera separata alla CEV, la federazione turca e ucraina sono arrivate in Repubblica Ceca con tre giocatori risultati positivi al loro arrivo, essendo Paesi con “red flag” hanno così dovuto sottoporsi a ulteriori test. Tutte le squadre e gli officials che dovevano fare i test al loro arrivo sono stati messi in quarantena fino all’esito degli stessi. Lo stesso valeva anche per le squadre con giocatori positivi. Non è stato così possibile nessun contatto con membri di altri team, anche se dopo due giorni di quarantena la pressione di alcuni membri dei team per uscire è stata forte. Abbiamo così dovuto avvisare ancora una volta la sicurezza di non permettere a nessuno di uscire dalle proprie stanze. Quando il primo test è risultato positivo, gli organizzatori hanno assicurato un secondo test aggiuntivo per garantire che i risultati del test non fossero falsamente positivi e per escludere ogni possibile errore.
Durante il Preliminary inquiry abbiamo consigliato ai team manager di mantenere la loro squadra in hotel durante il soggiorno a Brno. Non erano consentite passeggiate fuori dai locali dell’hotel, né visite a negozi o supermercati. Nel caso servissero rifornimenti è stato chiesto di fare la spesa alla solo responsabile del team. Solo nel caso in cui non fosse possibile farla da soli, gli organizzatori hanno fornito un’auto per guidare solo il team manager al negozio.
Il controllo della temperatura dei componenti della squadra è stato implementato quando si lasciava l’hotel in autobus e anche all’arrivo al palazzetto dello sport. Lo stesso è avvenuto anche al ritorno delle squadre in hotel. Con questo abbiamo cercato di evitare che un giocatore con febbre alta salisse sull’autobus e contagiasse altri componenti della squadra.
La maschera facciale tipo FFP2 è stata distribuita a tutti i componenti delle squadre e ai dirigenti. Inoltre, ogni membro dell’organizzazione utilizzava lo stesso tipo di maschera. Nessuno poteva entrare nel palazzetto dello sport senza indossare la maschera. Solo nell’area di gioco i giocatori e gli allenatori potevano dismetterla. Gli arbitri le hanno usate fino all’ultimo momento prima dell’inizio della partita. Guardalinee, segnapunti, raccattapalle, mopper, Supervisor e altro personale intorno al campo usavano le mascherine per tutto il tempo. Inoltre i mopper e i raccattapalle usavano anche i guanti.
Il protocollo delle partite senza alcuna stretta di mano è stato implementato durante tutte le partite del torneo.
Prima della partita alle squadre non era permesso entrare nell’area di gioco prima che le panchine fossero disinfettate. Nel frattempo, tra i set, tutte i palloni da gioco sono stati disinfettati.
Il palazzetto dello sport sono stati vuotati dopo ogni partita per disinfettare le tribune degli spettatori.
Durante la cerimonia di chiusura abbiamo cercato di evitare il più possibile ogni contatto diretto tra giocatori e officials nelle premiazioni. Pertanto i premi per i giocatori del Dream Team sono stati piazzati in anticipo sul podio e i giocatori li hanno presi da soli. Anche le medaglie non sono state consegnate dagli officials ma i giocatori le hanno potuto prendere da soli direttamente dal vassoio.
Il pubblico Ceco sulle tribune
Alcune riflessioni riguardanti i possibili punti di contatto per la diffusione della infezione:
- Dopo la prima partita della squadra di casa i giocatori sono andati a incontrare e salutare gli spettatori, visto che c’erano i familiari. Nella partita successiva della squadra di casa abbiamo severamente vietato qualsiasi contatto tra i giocatori e gli spettatori. Va anche detto che la squadra di casa si trovava in un hotel diverso dalle altre squadre.
- Assegnazione squadre non su piani separati in hotel squadre.
- Nell’hotel delle squadre e nell’hotel per “officials” erano presenti altri ospiti. L’area del ristorante era però utilizzata solo dalle squadre.
- Gli stessi autobus per il trasporto sono stati utilizzati da più squadre.
- Il primo giorno dopo il loro arrivo, alcuni membri delle delegazioni delle squadre non usavano le maschere quando entravano nel ristorante e quando non erano ai loro tavoli. Abbiamo esortato la sicurezza a rafforzare queste misure e dopo non ci sono stati problemi.
- Alla fine del torneo alcuni membri delle squadre stavano andando fuori dall’hotel nei negozi vicini da soli, anche dopo un severo avvertimento di non farlo.
Sono molto dispiaciuto per ogni giocatore o componente delle delegazioni che è stato infettato dal virus Covid-19. Spero davvero e credo che tutti si riprenderanno presto e in modo completo.
È anche mia ferma convinzione che nell’attuale momento e nelle circostanze, quando il paese ospitante stava affrontando un aumento di casi Covid positivi ogni giorno, il Comitato Organizzatore ha fatto tutto il possibile per garantire gli standard medici e igienici e le linee guida per salvaguardare tutti i partecipanti di questo torneo.
Va preso in considerazione che, indipendentemente dai test precedenti nei paesi di origine, dobbiamo consentire la possibilità che alcuni partecipanti siano già arrivati alla sede inconsapevolmente infettati anche se sono stati testati come negativi a casa. Questo è stato il caso di giocatori di Turchia e Ucraina risultati positivi.
È impossibile garantire che non vi sia nessuna interazione tra giocatori di squadre diverse e anche con altre persone in generale durante tutta la durata della competizione. Ciò sarebbe possibile solo se potessimo garantire una bolla ermetica e senza contatto con il mondo esterno.
Ultimo ma non meno importante, in questo momento molto specifico ogni partecipante che è venuto a questa competizione era ben consapevole che così facendo si sarebbe esposto ad un certo rischio, sia durante il viaggio sia durante la permanenza e le attività del torneo.
Ogni partecipante a questo torneo finale ha mostrato il proprio attaccamento e impegno per la pallavolo. Con questo abbiamo dimostrato che siamo ancora in grado di consentire ai giovani giocatori di competere ai massimi livelli nella loro categoria di età e permettere loro di vivere una esperienza affascinante che alcuni di loro non potranno più ripetere in futuro.
Con i miei migliori saluti,
Lubor Halanda
Presidente di Giuria
CEV U20 Volleyball European Championships 2020 Men
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ENGLISH
CEV Volleyball Department
Dear Sirs,
As the president of the Jury of the final round of CEV U20 European Championship in Czech Republic I would like to present my observation and point of view regarding the hygiene protocols, implemented by the organizers and members of participating teams.
In general, I can assess that the Organizing Committee has done its best to fulfil and implement the CEV Competitions Hygiene Guidelines and also the CEV Hygiene Guidelines – Volleyball specification.
After the arrival of the Jury members to the competition venue we had the general meeting with the NF representative and Competition Director Mr. Iro, OC Executive Vice-President Mr. Labasta and OC Vice President, responsible for hygiene protocols Mr. Gerza.
Members of the OC presented us the overall plan for hygiene protocols in the hotels of the teams, Jury members and referees, protocols in the sport halls as well as the transportation.
After the meeting and after the inspection of the hotels and the sport halls we implemented some modification.
In the teams hotel it was impossible to ensure that every team would have separate floor. Therefore we tried to minimize the number of the teams in one floor to two; only in one case it was necessary to have three teams on one floor.
In the hotel restaurant it was impossible to separate teams and ensure one room for each team. Hotel had one big dining hall with high ceiling and good ventilation. Nevertheless we have reduced the initially foreseen number of dining tables so only four teams could be in the restaurant at one time. We advised the team guides that they organised the meals schedule with the team managers and the restaurant management.
Strict commandment was issued that without the facial mask there is no entry into the restaurant. Also, no movement inside the restaurant is allowed without using the mask. The only exception was when the persons were sitting and dining at the table. The usage of the masks was overseen by security.
As mentioned in the Final report and also in separate letter to CEV, Turkish and Ukrainian federation, three players from two teams tested positive upon their arrival to Czech Republic, as they arrived from red flagged countries and had to undergo additional test. All teams and officials that were required to do the test upon their arrival were placed into quarantine until the results were known. This was also same in case of the teams with positive players. No contact with any other team members was possible, even though after two days in quarantine the pressure from some team members to go outside was strong. We had to once again advise the security not to allow anyone outside of their rooms. After the first test resulted positive, organisers ensured second, additional testing to ensure the test results were not falsely positive and to rule out any possible mistake.
During the Preliminary inquiry we advised the team managers to keep their team in the hotel during the time of their stay in Brno. No walks outside the hotel premises were allowed, also no visits to stores or supermarkets. In case they needed some supplies, their team guide was asked to do the shopping for them. Only in case that they could not do it by themselves, organisers provided a car to drive only Team manager to the store.
Temperature check of the team members was implemented when leaving the hotel to the bus and also upon arrival to the sport hall. Same was done also when teams returned to hotel. With this we tried to prevent that a player with detected high fever would board the bus and affect other members of the team.
Face mask type FFP2 was distributed to all team members and officials. Also every member of the organisation in the sport was using the same type of the mask. No one was able to enter into sport hall without the mask. Only on the playing area players and coaches were allowed to take them of. Referees were using them until very last moment before the start of the match. Linesmen, scorers, ball retrievers, moppers, supervisors and other personnel around the court were using masks all the time. Moppers and ball retrievers were also using hand gloves.
Match protocol without any handshake was implemented during all matches of the tournament.
Before the match teams were not permitted to enter the playing area before the benches were disinfected. In time between sets all playing balls were disinfected.
Sport halls were emptied after each match in order to disinfect the spectators’ stands.
During the closing ceremony we tried to avoid as much as possible any direct contact between players and officials awarding them. Therefore the awards for Dream team players were placed on podium beforehand and the players took them by themselves. Also the medals were not handed over by the officials but players had to take them from the tray by themselves.
Some concerns regarding the possible infection contact points:
- After first match of the home team players went to meet and greet the spectators, as there were family members. On the next match of the home team we strictly prohibited any contact between the players and spectators. It also needs to be mentioned that the home team was staying in different hotel than other teams.
- Teams allocation not on separate floors in teams hotel.
- Other guests were also in the teams hotel and hotel for officials, but restaurant area was used only by teams.
- Same buses for transportation were used by multiple teams.
- On the first day after their arrival some members of team delegations were not using the masks when entering the restaurant and when not behind their dining tables. We urged the security to tighten their measures and after that there were no problems.
- By the end of the tournament some team members were going outside of hotel to nearby stores alone by themselves, even after strict warnings not to do so.
I am very sorry for every player or delegation member that got infected with Covid-19 virus. I truly hope and believe everyone will recover soon and in complete.
It is also my firm belief that in current time and circumstances, when the hosting country was facing an increase of positive Covid cases every day, the Organising Committee has done its outmost to ensure the medical and hygiene standards and guidelines to safeguard all participants of this tournament.
It has to be taken into consideration that regardless to prior testing in home countries we have to allow the possibility that some participants already came to the venue unknowingly infected even that they were tested as negative at home. This was the case with positive tested players from Turkey and Ukraine.
It is impossible to ensure no interaction between players from different teams and also with other people in general during the whole duration of the competition. This would only be possible if we could ensure airtight and contact free bubble to the outside world.
Last but not least, in this very specific time every participant that came to this competition was well aware that by doing so, it will expose himself to a certain risk, either during their travel or during their stay and activities on the tournament.
Each and every participant of this final tournament showed their commitment to volleyball. With this we showed that we are still able to enable young players to compete on the highest level in their age category and allow them to experience the charm and attraction that some of them will not be able to encounter again.
With my best regards,
Lubor Halanda
Jury President
CEV U20 Volleyball European Championships 2020 Men