MODENA – Interessante intervista di Doriano Rabotti, sul fascicolo nazionale de Il Resto del Carlino alla star della nazionale italiana Paola Egonu…
Tema? Le Olimpiadi che avrebbero dovuto prendere il va domani con la cerimonia inaugurale e che invece sono state rimandate al 2021 per pandemia ma non solo…
Eccone alcuni stralci
Paola, come e dove ha vissuto il lockdown? “All’inizio non è stato tanto difficile, perché avevo ancora delle routine precise. Dopo aver fatto colazione, mi aspettava una sessione di yoga e stretching, poi studiavo, pranzavo, mi guardavo qualcosa su Netflix quando il cervello era completamente fuso. Ho trascorso il periodo prevalentemente a Conegliano, poi quando hanno aperto il passaggio tra le regioni sono andata a Milano dove ho rivisto le mie amiche. E altre sono andate a trovarle in giro per l’Italia”.
Ha mai avuto paura? “All’inizio, quando è scoppiato il virus, un po’ sì. Soprattutto per i miei nonni che vivono ancora in Nigeria. Ma quando hanno iniziato ad uscire i primi decreti di Conte, mi sono sentita più tranquilla perché dovevo semplicemente stare attenta e fare la mia parte”.
Anche lei ha approfittato del tempo più lento per fare cose che di solito doveva rinviare? “Sì, mi sono dedicata soprattutto allo studio e durante questo periodo ho sostenuto due esami. Studio economia e commercio, in tempi normali non sarei riuscita a preparare due esami, per noi atleti è difficile cambiare le routine. Invece così sono riuscita a dare Psicologia sociale ed Economia Aziendale”.
Ha preso bei voti? Lei diceva di essere una secchiona… “Ah. Lo sono ancora. Diciamo che quando faccio qualcosa, mi piace farlo per bene”.
Come è stato dover rinviare le Olimpiadi? “Fin dall’inizio non l’ho vista come una cosa negativa, perché la priorità di quest’anno è riuscire a sopravvivere. Se davvero ci sarà la possibilità di farle la prossima estate, sarà fantastico perché potremo arrivarci ancora più pronte ed allenate. Io cerco di trovare il lato positivo in ogni cosa, penso a che cosa posso fare io per migliorare quelle cose che non sono riuscita a fare quest’anno”.
Siete una squadra complessivamente giovane, un anno in più non vi farà male. Ma l’Italia può puntare all’oro a Tokyo? “Quello è il sogno di ogni atleta, non so come sarà quando succederà, ma tutte noi stiamo lavorando per quello. Sfruttiamo questo tempo in più che ci è stato dato per migliorare”.
La pallavolo è uno degli sport che sta incontrando più problemi, per la ripresa. Come pensa che sarà, quando si potrà ripartire? “Ovviamente credo che non sarà tutto come prima, a partire dal pubblico che non potrà essere lo stesso. Ci dovremo adattare per questioni sanitarie, la priorità deve essere quella di cercare di proteggere tutti. All’inizio senza la gente sarà strano”.
A 21 anni lei è già idolo e modello per tante bambine che si avvicinano allo sport. E’ più un peso o un onore? “Io non ho mai sentito questa cosa come un carico di responsabilità, mi sembra solo bella e motivante. Per quanto mi riguarda, mi fa piacere avere un sacco di bambine che mi seguono. A loro cerco di trasmettere che sono un essere umano, che si può benissimo sbagliare, perdere e avere momenti di difficoltà perché così va la vita. Se dicessi loro il contrario, non direi la verità E sono sicura che loro lo sanno benissimo”.
Alla sua età ha già ottenuto grandi successi sportivi, e ha fatto passi coraggiosi anche sulla sua vita privata. Che cosa chiede al futuro Paola Egonu, a livello personale? “Di essere sempre me stessa, cercare di capire cosa mi fa stare bene, e godermi la vita”.