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Novak Djokovic: “Ottima notizia l’US Open, non vedo l’ora di poter giocare a Roland-Garros”

Novak Djokovic è stato fin da subito molto scettico sull’opportunità di disputare US Open a New York, vista la pandemia in corso, dicendosi assolutamente contrario ad un suo viaggio negli States in queste condizioni. Dopo l’ufficializzazione dell’OK al torneo, e con le nuove norme che consentono un team più allargato, il n.1 del mondo ha aggiustato perlomeno il tiro. Non ha affermato che andrà a Flushing Meadows, ma parlando ad Eurosport durante un programma – con Wilander e Corretja – ha molto ammorbidito la sua posizione al riguardo. Ecco alcuni passaggi dell’intervista rilasciata alla tv sportiva

“Sono davvero felice che si riparte, che si potranno disputare molti tornei, soprattutto del Grande Slam. Penso sia una fantastica notizia che il tour stia tornando. Sono sicuro di parlare a nome di tutti i giocatori, di tutti gli appassionati di tennis e di tutti i soggetti coinvolti nell’ecosistema del tennis. Questo è quello che stavamo aspettando da tutti questi mesi! Abbiamo sperato e pregato che il tour riprendesse molto presto”.

“Penso che molte persone fossero scettiche, specialmente per gli eventi statunitensi considerando ciò che gli Stati Uniti hanno vissuto come paese durante questa pandemia. Quindi molte persone, incluso me stesso, erano piuttosto scettiche sul fatto che davvero si potesse ricominciare a giocare negli USA. Siamo molto contenti che ciò accada, ovviamente, ed è molto importante che forniamo opportunità, offriamo posti di lavoro, offriamo opportunità ai giocatori di competere. Perché alla fine, questo è ciò che facciamo. I professionisti del tennis amiamo lo sport, ne siamo appassionati, ci manca competere e viaggiare e, alla fine, ci manca essere in tournée, quindi penso che questa sia una notizia molto positiva“.

Due parole anche su quello che attende i giocatori alla ripresa: “Ovviamente i regolamenti e le misure attuali sono piuttosto rigide. Con la quarantena e con diversi giocatori, in particolare quelli del Sud America, in difficoltà nell’uscire dai propri paesi per arrivare negli Stati Uniti, non è la situazione migliore. Speriamo che le cose possano cambiare: l’ATP e l’USTA ci stanno lavorando, lo scenario peggiore è che tutto rimanga così, ma c’è tempo. Speriamo che ogni giocatore che per classifica ha diritto a partecipare agli US Open abbia l’opportunità di viaggiare e competere come tutti gli altri. Questo è molto, molto importante perché questa è la base dell’ATP e le fondamenta del tennis internazionale, aperto a tutti. Cercheremo tutti collettivamente di assicurarci che questa sia la priorità. Speriamo che nei prossimi due mesi alcune di queste restrizioni si allentino un po ‘e che avremo un grande, fantastico torneo”.

Non una fumata bianca alla sua presenza a NY, ma quantomeno un’apertura. Nell’intervista Djokovic invece ha confermato senza indugio la propria presenza a Roland Garros, al via il 27 settembre prossimo. “Roland Garros si è spostato in date diverse nel calendario e sono contento che siano stati in grado di mettere tutto insieme, perché capisco le complicazioni e le sfide che stanno dietro l’organizzazione del torneo. È bello che avremo un tetto, ovviamente sul Philippe Chatrier, è una novità molto positiva per il torneo. Roland Garros è uno dei tornei più importanti e uno dei più belli al mondo. Mi diverto sempre a giocare lì e non vedo l’ora di tornarci quest’anno”.

Marco Mazzoni


Fonte: http://feed.livetennis.it/livetennis/


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