ROMA – Il giorno della rinuncia di Pistoia alla Serie A, con Roma e Cremona forse salve, Torino pronta alla promozione a tavolino in attesa che venga stabilito un nuovo ripescaggio, è per il sistema basket in tempi di pandemia quello di una novità molto importante: in tutti i contratti dei giocatori stipulati per la prossima stagione verrà inserita una “clausola Covid” che servirà a tutelare le società in caso di nuova ondata del virus, con tutte le conseguenze del caso, già viste peraltro durante la stagione 2019-2020, interrotta e mai ripartita. Scudetto non assegnato nell’anno in cui si festeggiava il centenario del primo tricolore dei canestri. Sulla clausola si è registrato un aspro dibattito tra Lega e procuratori dei giocatori. Alla fine l’ha spuntata Gandini.
Saranno quattro i gradi di possibile intervento sui contratti. Questi, in estrema sintesi, i casi messi nero su bianco:
– Stagione cancellata definitivamente prima del via del campionato: decadenza del contratto (ingaggio percepito 0%).
– Stagione cancellata definitivamente dopo il via: ingaggio percepito 25% dal giorno dello stop fino a fine stagione.
– Stagione sospesa con possibilità di allenamento: ingaggio percepito 50% dal giorno dello stop fino a fine stagione.
– Stagione sospesa ma senza possibilità di allenamento: ingaggio percepito 25% dal giorno dello stop fino a fine stagione.
Il basket si fa capofila, su questo aspetto, in tutto il movimento sportivo italiano. Ma presto anche altre leghe e federazioni, calcio compreso, potrebbero seguirne l’esempio.