Di Redazione
Matteo Ferrario, presidente della Rossella ETS Caronno Pertusella, ha partecipato a una diretta sulla pagina Facebook in compagnia della direttrice de Il Saronno, Sara Giudici. Oltre ad aver commemorato la scomparsa del Dott. Roberto Stella, padre di un giocatore della Serie B, e di Ivana Sandali, storica allenatrice di Caronno, il presidente Ferrario ha avuto modo di parlare della stagione conclusa anticipatamente e di come la società varesina si stia organizzando per il futuro.
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“Il blocco del campionato è stato un fulmine a ciel sereno. Stavamo preparando la sfida contro Garlasco (1ª in classifica con un punto di vantaggio su Caronno, n.d.r.), alla fine sarebbe stata una lotta tra noi, loro e Gerbaudo Savigliano per il primo posto. È stato brutto per tutti perché era davvero una bella stagione, aldilà di come si sarebbe conclusa. Inizialmente i ragazzi volevano tornare in palestra, soprattutto quando c’era chi diceva che si trattava di una semplice influenza. Poi la situazione è degenerata e abbiamo capito che la pallavolo non contava più niente“.
Sull’intervento da 5 milioni di euro della FIPAV a sostegno delle oltre 4mila società di volley, il presidente Ferrario ha così commentato: “Questi primi aiuti tendono a preservare i settori giovanili, perché abbattono i costi di iscrizione ai campionati, di tesseramenti, di affiliazioni. Ma per i campionati nazionali al momento non c’è nulla. Chi vorrà fare i campionati nazionali, dovrà farli grazie agli sponsor che è l’unica cosa che ti permette di partecipare a questo livello. In questo momento c’è incertezza: stiamo cercando di capire dai nostri sponsor se ci potranno supportare. Sicuramente qualche sponsor non ci sarà, magari quelli storici ci aiuteranno di meno. Per noi c’è la voglia di fare il campionato di serie B, ma non so a che livello. Ci vorrà uno sforzo da parte di tutti, società e atleti“
Si è discusso anche della questione strutture, da qualche anno a questa parte un problema serio per Caronno Pertusella: “È una situazione critica. Ci sono tantissime discipline a Caronno, ma le palestre sono quelle di 30 anni fa e non vanno bene per fare sport ad alto livello. Il palazzetto di Caronno ha problemi strutturali (acqua dal tetto quando piove, n.d.r.) che non sono ancora stati risolti. Anche questa è un’incognita sulla prossima stagione. Sia per un discorso di giovanili che di serie B. Quest’anno abbiamo fatto una partita a Saronno, l’anno scorso una Saronno e un’altra a Cislago. Ogni stagione sembra quella giusta per risolvere il problema. Tra maschile e femminile abbiamo 15 squadre, compreso il giovanile: ora di settembre dove li facciamo allenare questi bambini? È tutto ancora in alto mare“.
C’è stato spazio anche per parlare del futuro di alcuni giocatori dell’attuale serie B tra cui quello di Mario Canzanella, veterano del volley italiano: “Aldilà delle qualità tecniche, Mario ha portato a Caronno la voglia di vincere, di non mollare mai. Già due anni fa mi ha detto che voleva smettere, ma ogni stagione continua. Ancora oggi in serie B è uno dei giocatori più completi a livello tecnico e mentale, è un trascinatore dentro e fuori dal campo. Abbiamo tanti giocatori forti, ma lui è un punto di riferimento. Quando la palla scotta va a lui perché non ha paura“.
(Fonte: ilsaronno.it)