LOS ANGELES – Il pilota dell’elicottero sul quale trovarono la morte Kobe Bryant e altre sette persone era sobrio. E’ quanto emerso dal rapporto dell’autopsia di Ara Zobayan, alla guida del velivolo che si è schiantato il 26 gennaio scorso con a bordo l’ex stella dell’Nba. L’uomo non aveva assunto alcol o droghe prima del decollo. Nell’incidente, oltre a l’ex campione dei Los Angeles Lakers e lo stesso pilota, sono morte altre sette persone, tra cui la figlia di Kobe, Gianna, cestista di 13 anni.
Le indagini sono arrivate alla conclusione che lo schianto è stato del tutto accidentale: l’elicottero stava viaggiando lo scorso 26 gennaio a una velocità di 296 km/h in una giornata di nebbia per poi schiantarsi contro una collina a nord-ovest di Los Angeles. Riguardo Bryant, il rapporto assicura che è morto all’istante per lesioni su tutto il corpo.