L‘Imoco Conegliano ha concluso questa stagione senza potersi fregiare del titolo di Campione d’Italia, il secondo consecutivo, a causa della decisione presa dalla Fipav di annullare tutti i campionati senza assegnare i titoli. Questo non esclude il fatto che la dirigenza stia lavorando per costruire la squadra in vista del prossimo futuro: ma a quale prezzo? La crisi economica che ha colpito il mondo dello sport tutto, compreso il volley (con perdite stimate per oltre 7 milioni dall’ex Presidente della Lega maschile Mosna), si ripercuoterá senz’altro sulle societá che saranno costrette a rivedere i propri piani e le proprie strategie. Ne ha parlato anche Pietro Maschio (vicepresidente del club gialloblú) ai microfoni del “Corriere Veneto”.
Imoco Conegliano, Maschio: “C’é incertezza sul futuro”
“Siamo tutti costretti a vivere alla giornata”. Esordisce cosí Pietro Maschio, vicepresidente dell‘Imoco Conegliano, nel corso di un’intervista rilasciata al Corriere Veneto. Il responsabile del mercato gialloblú ha parlato di quelle che potrebbero essere le mosse da qui alla prossima estate, lasciando intravedere non poche difficoltá anche per il club campione d’Italia in carica.
Ci sará bisogno di rivedere e contenere i costi, lascia intendere Maschio, che non evita di lanciare qualche “stilettata” ai colleghi: “Ci sono societá che si sono giá mosse sul mercato per arrivare prima di altre, come del resto abbiamo fatto anche noi, ma vi posso assicurare che si tratta di autentici azzardi. Noi per primi dobbiamo essere consapevoli che non ci saranno le economie della prossima stagione e che saremo costretti ad operare con prudenza”.
Il riferimento, neanche troppo velato, é ai movimenti che in questi giorni stanno animando il volley femminile, non ultimo il passaggio di Alessia Orro da Busto Arstizio alla Saugella Monza. La stessa Imoco Conegliano si é mossa ieri acquistando il giovane opposto francese, Lucille Gicquel dal Nantes. Tutti sono peró movimenti “alla cieca” come afferma lo stesso Maschio che non ha risparmiato di sottolineare quanto sul futuro delle pantere regine d’Italia pendano non poche incertezze: “Qualsiasi riflessione ad oggi é prematura perché siamo ripartiti solo il 4 maggio. Nelle nostre intenzioni c’é la volontá di operare senza distruggere quanto di buono fatto finora e annullare il nostro periodo di crescita. Dovremo peró operare con equilibrio e fermezza”.