Dopo un lungo rincorrersi di notizie è arrivato l’annuncio ufficiale della candidatura alla presidenza della Lega Volley Femminile di Roberto Ghiretti che sfiderà il prossimo 8 giugno il dimissionario Mauro Fabris presidente dal 2006.
Roberto Ghiretti ex dirigente di Parma Pallavolo, è stato Direttore generale della Lega Volley Maschile dal 1990 al 2000, Presidente del Comtato Organizzatore deiMondiali di hockey su ghiaccio nel 1994, Segretario della Commissione Tecnica della Federation Internationale de Volleyball dal 1992 al 1994, dal 2002 al 2004 Presidente del Comitato organizzatore del World Club Championship della Fivb. Nel 2001 tenta la scalata alla Fipav ma viene battuto nell’Assemblea di Monte Silvano da Carlo Magri, che oggi si dice sia supporter della candidatura di Ghiretti. Oggi guida la SG Plus Ghiretti & Partners, team di professionisti che opera nel mondo del marketing e della comunicazione applicata allo sport.
La candidatura di Roberto Ghiretti conferma la profonda crisi che si è venuta a creare in seno alla Lega dopo la chiusura dei campionati causa Covid- 19 e non solo di questo come lo steso Ghiretti ha avuto modo di dire nell’intervista rilasciata ad Eugenio Peralta di ivolleymagazine.it:“La pallavolo è stata la mia vita per trent’anni ed ora che ne ho 65 sono convinto di poter fare cose positive e lasciarle in eredità a chi verrà dopo. Da giovane qualcosa di buono l’ho fatto, e la mia reputazione lo testimonia, sarebbe bello aiutare ancora questo mondo. A chiamarmi in causa sono state diverse società di Serie A1 ed alcune di Serie A2: naturalmente ho chiesto qualche garanzia prima di accettare”.
Come pensa di convincere le società schierate con Fabris? “Non si tratta di convincere nessuno. Il tema è capire dove si vuole andare e trovare gli strumenti giusti per farlo. In lega non c’è un re né un monarca assoluto: chi è chiamato a fare il presidente è un uomo di servizio, non nel senso che sia un servitore, ma il punto di sintesi di esigenze uguali e diverse, l’espressione di una visione comune. In questo momento serve discontinuità, ma poi a chi vince toccherà fare sintesi e ricompattare l’ambiente.
Quale è il valore aggiunto di un candidato come Ghiretti? “Non sono il mago della pioggia e non credo ne esistano. Posso garantire però esperienza a tutto campo e buoni rapporti con tutti: pubblica amministrazioni, media, aziende”.
Anche con la Federazione? “Se qualcuno pensa che io sia filo federale , la mia storia passata e recente parla di me. Però è un mondo di cui conosco bene le dinamiche, so quando è utile la dialettica feroce e quando serve fare sintesi.Ai tempi in cui ero in Lega maschile c’erano figure caratterialmente forti e discussioni accese, ma alla fine si è arrivati a prendere decisioni importanti. Certo la Fipav deve diventare capace di incidere anche sulle scelte europee ed internazionali” .
Un esempio di tema da discutere? “La posizione giuridica delle atlete.Ai tempi in cui Veltroni era ministro provammo a trovare una modalità per distinguere gli atleti dei campionati nazionali dai dilettanti. Poi cadde il governo e dopo più di vent’anni siamo ancora a quel punto.Ecco questo è un percorso che non si può fare da soli, va compiuto insieme alla Federazione. Ci vogliono collaborazione e apertura, ma anche dialettica e dignità. Come si dice in latino,Unicuique suum. Non praevalebunt ( A ciascuno il suo.Non prevarranno).”