Salvatore Trainotti, general manager della Dolomiti Energia Trentino, fa il punto della situazione in casa Aquila dove si è riusciti a limitare i danni per lo stop da Covid-19 e si attende i prossimi sviluppi per tornare a programmare da luglio il futuro. Eccolo alla penna di Maurizio Di Giangiacomo per il Trentino.
Danni della crisi. Si presuppone che la crisi renderà più difficile raccogliere risorse sul territorio. Perdite che comporteranno, banalmente, squadre meno costose. E questo vale per ogni ambito, sportivo e non sportivo.
Da qui si parte: bisognerà essere più organizzati, avere un’identità forte e dare ancora più importanza ai fondamentali di gestione di un’azienda.
Leadership forte. Senza fare confronti (con altri sport), noi abbiamo una leadership forte sia in Federazione che in Lega. Quando c’è una leadership forte c’è chiarezza e una direzione condivisa. In questo momento nella pallacanestro c’è una grande consapevolezza che dobbiamo stare uniti, forse anche copiando dagli Stati Uniti, da parte di club, soggetti istituzionali e addetti ai lavori. Noi abbiamo la legge del professionismo, è uno strumento che ci ha aiutato a prendere decisioni efficaci.
Di yacht e di barche. La situazione economica definitiva la avremo a giugno, ovviamente. Ho letto una frase che mi è piaciuta un sacco: tutti dicono che siamo sulla stessa barca: no, siamo nella stessa tempesta, ma c’è chi ha lo yacht e chi ha la barca a remi. La cosa importante è che noi la nave l’abbiamo messa dritta, arriveremo in fondo con qualche perdita, però, grazie al nostro modello, ai soggetti che ci sostengono, la nave la stiamo conducendo in porto. La prossima stagione la faremo, a giugno/luglio capiremo in quale contesto e prenderemo le decisioni che vanno prese.