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Trentino Volley, la rubrica “Una maglia al giorno” ripercorre tutti i numeri 3

Di Redazione

Oggi, domenica 3 maggio, la rubrica “Una maglia al giorno” riscopre i numeri 3, ovvero i giocatori che hanno vestito la maglia #3 del Trentino Volley: in tutto otto. Domani sarà invece la volta dei numeri 4.

FRANCESCO LAVORATO (centrale, stagione 2001/02 – 42 presenze, 153 punti): il primo capitano della storia di Trentino Volley, ruolo che ricoprì in ventotto partite; scelse la maglia numero 3 però solo per la seconda annata in gialloblù. Nella prima utilizzò la 9, che tuttavia evidentemente non gli portò molta fortuna visto che un infortunio lo costrinse ai box per buona parte del campionato. Ecco perché, con tutta probabilità, a fine stagione decise di cambiare numero. 

ANDREA SALA (centrale, stagione 2002/03 – 159 presenze, 783 punti): per quel che riguarda il numero di maglia fece lo stesso percorso di Lavorato; nelle prime due stagioni prima scelse la 9 e poi prese la 3 per lasciare quella che aveva in precedenza a Bernardi. Quando tornò in gialloblù (stagione 2009/10) si rimpossessò della numero 9, con cui vinse 2 Mondiali per Club, 2 Champions League, 1 Scudetto, 1 Coppa Italia.

STEFAN HÜBNER (centrale, stagione 2003/04 – 62 presenze, 517 punti): il centrale tedesco arrivò a Trento nell’estate del 2003 direttamente da Montichiari, ma, prima di poter apprezzare le sue straordinarie qualità a muro, i tifosi dovettero aspettare più di un anno. Una frattura da stress lo costrinse a lungo ai box; di fatto in campo con la maglia numero 3, divisa che scelse per il suo esordio trentino, non scese mai. Forse anche per questo in seguito scelse la numero 9 e poi, dopo un’altra stagione di stop, utilizzò anche la numero 5 (2006/07).

CRISTIAN SAVANI (schiacciatore, stagioni 2004/05 e 2005/06 – 62 presenze, 884 punti): come Hübner, fu acquistato da Montichiari per sostituire in posto 4 il russo Choulepov. Garantì potenza in attacco e tanti muri indossando sempre la maglia numero 3, a cui era legato già dalle precedenti esperienze in Serie A1. Proprio in questi giorni ha annunciato il suo ritiro dall’attività.

EMANUELE BIRARELLI (centrale, dalla stagione 2007/08 alla stagione 2014/15 – 345 presenze, 2.539 punti): arrivò a Trento dopo una retrocessione maturata nella precedente stagione a Verona; doveva essere l’alternativa alla coppia  Jeroncic-Piscopo ma ben presto diventò titolare inamovibile e beniamino dei tifosi per il grande apporto di tecnica, tattica e temperamento offerto alla squadra. Con il numero 3 addosso (unica maglia utilizzata negli otto anni trentini) ha vinto tutto, guadagnandosi in fretta spazio anche in maglia azzurra: 4 Mondiali per Club, 3 Champions League, 4 Scudetti, 2 Coppe Italia, 2 Supercoppe. Dall’ottobre 2013 diventò anche Capitano, ricoprendo questo ruolo per 91 volte fino alla vittoria dello scudetto del 2015. Assieme a Colaci è il recordman di presenze gialloblù.

MATTEO BURGSTHALER (centrale, stagione 2016/17 – 134 presenze, 359 punti): vestì la maglia numero 3 nell’ultima stagione di militanza in gialloblù, dopo aver indossato il numero 4 nella stagione di esordio di Trentino Volley (era il vice di Giombini nel ruolo di opposto) ed il 17 fra il 2012 ed il 2016, nel periodo in cui contribuì in maniera importante, a suon di muri ed ingressi decisivi, alla conquista di una fetta consistente dei successi di questi tempi. Su tutti il Mondiale per Club 2012, lo Scudetto e la Supercoppa 2013. Primo giocatore originario di Trento a vincere lo scudetto in campo con la squadra della sua città.

NICHOLAS HOAG (schiacciatore, stagione 2017/18 – 42 presenze, 357 punti): il martello canadese con la maglia numero 3 disputò una sola stagione a Trento, ma seppe farsi apprezzare per le sue qualità tecniche, specialmente in attacco ed al servizio. Il numero alto di presenze e punti raccontano bene quanto venne utilizzato da Lorenzetti, pur partendo inizialmente alle spalle della coppia titolare di posto 4 Lanza-Kovacevic.

MAARTEN VAN GARDEREN (schiacciatore, stagione 2018/19 – 43 presenze, 145 punti): lo schiacciatore olandese vestì la numero 3 (come gli accadeva in nazionale) in una stagione contraddistinta dal doppio successo internazionale (Mondiale e CEV Cup), in cui trovò però poco spazio anche per meriti specifici di Russell e Kovacevic.

(Fonte: comunicato stampa)


Fonte: http://www.volleynews.it/feed/


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