Anthony Fauci – massimo esperto statunitense nel campo della lotta alla pandemia – ha affermato in una intervista alla NBC che “C’è la possibilità che centinaia di milioni di dosi di vaccino di Coronavirus possano essere pronte a inizio 2021, come prevede il programma dell’amministrazione Trump ‘Operation Warp Speed’.”
Il direttore del National Institute of Allergy and Infectious Diseases (Niaid) ha aggiunto: “Vogliamo procedere velocemente, ma vogliamo garantire sicurezza ed efficienza. Penso che ci riusciremo se le cose andranno per il verso giusto”. Fauci è diventato popolare negli States dopo un confronto con Stephen Curry di Golden State che fece comprendere la gravità del virus al popolo americano.
La necessità di trovare una soluzione per permettere agli esseri umani di tutto il mondo di tornare a una vita normale si sposa con la necessità dell’amministrazione Trump di cogliere un successo importante in vista delle elezioni presidenziali negli USA. Alle quali oggi il presidente si presenta con l’insuccesso di 1.070.000 cittadini statunitensi contagiati e 63.019 morti (dato delle 08:30 del 1° maggio della Johns Hopkins).
Ma la fretta elettoralistica potrebbe essere cattiva consigliera. “Esperti di sanità pubblica – riferisce il New York Times – hanno avvertito che accelerare il processo potrebbe compromettere l’efficacia del trattamento e persino portare a malattia o morte.
Alcuni funzionari stanno cercando di convincere il presidente a non muoversi troppo in fretta, avvertendo dei rischi che potrebbero derivare dal fissare una scadenza non realistica.”