Un evento nuovo per rilanciare lo sport e Special Olympics anche in piena emergenza Covid 19. Gli Smart Games, innovativi Giochi di Special Olympics nati per combattere l’isolamento, sono stati presentati oggi con una Zoom call che ha coinvolto, tra gli oltre 650 partecipanti, anche numerose istituzioni quali i Presidenti del Senato e della Camera e il Ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora. Il claim “Everywhere We Play” riassume alla perfezione questo evento innovativo: le gare degli “Smart Games” si svolgeranno dal 10 al 31 maggio, al sicuro, in casa propria dove gli atleti Special Olympics di tutta Italia potranno cimentarsi in discipline come atletica, badminton, basket, bocce, bowling, calcio, canottaggio, karate, ginnastica, golf, nuoto, equitazione, pallavolo, racchette da neve, rugby, snowboard e tennistavolo. Diciassette discipline che sono state strutturate con appositi esercizi elaborati ed adattati al contesto dallo staff tecnico nazionale di disciplina e messi a disposizione su una Playlist Youtube.
Un evento che sostituisce e rinnova i Giochi Nazionali Estivi, la principale manifestazione che avrebbe coinvolto oltre 3mila atleti e che si sarebbe dovuta svolgere, nel mese di giugno, in Lombardia, a Varese. Gli Smart Games, per quanto complessi, saranno dei veri e propri Giochi Nazionali Estivi con tanto di conferenza stampa di presentazione, torch run, cerimonia di apertura: non mancheranno le prove di abilità e le competizioni vere e proprie, fino ad arrivare al momento del riconoscimento e della premiazione finale in programma a giugno. Previste anche gare di sport unificato in tutte le discipline, esibizioni di Young Athletes Program, attività dedicata ai bambini fino agli 8 anni d’età, e di Motor Activity Program, programma motorio rivolto invece a gravi disabilità fisiche e sensoriali associate a quelle intellettive. Tuttavia la filosofia che accompagna l’iniziativa non cambia: nessuno resti escluso. Oltre agli atleti di ogni età e di ogni livello di capacità saranno coinvolti i Team scolastici, gli atleti partner senza disabilità intellettiva nelle prove di sport unificato, i volontari, i medici dei programmi Salute e i dipendenti delle aziende partner nel tifo e nel sostegno a distanza.
