All’assemblea odierna in conference call di LBA, l’Olimpia Milano si presenta con una intervista a Ettore Messina del Corriere della Sera a doppia firma, Daniele Dallera e Roberto De Ponti.
Ritmo al tempo del Coronavirus. La cosa che ti salta agli occhi è come fai tutto più lentamente, con più calma. E credo che dovremo abituarci a questi nuovi ritmi.
C’è ancora emergenza. Parlo dello sport, e non solo. Mi sembra che negli ultimi giorni il tema sanitario sia completamente sparito e si parli solo di ripartenza, poi leggo i dati degli ospedali di Milano e sono terrorizzato: ci stiamo comportando come se i contagi fossero vicini allo zero e le camere di rianimazione siano vuote.
Invece l’emergenza è ancora molto forte e la stiamo negando. Il dibattito attorno al calcio è la perfetta fotografia di quello che sta accadendo.
Come e con chi ripartire in LBA. Dobbiamo decidere se vogliamo che questo virus faccia da selezionatore naturale, e quindi chi resta per strada ci rimane, e vanno avanti solo quelli che ce la fanno, economicamente, organizzativamente; oppure se vogliamo rinunciare tutti a qualcosa, così non ci saranno i due/tre che stanno superbene, ma tutti che staranno un po’ meno bene, sì, ma abbastanza bene.
La strada. Avremo bisogno di guide illuminate, in tutti i settori, perché se ci fermiamo al primo ostacolo o non riusciamo a vedere il quadro completo osservando solo i particolari rischiamo di finire in liti e complessità che non saremo in grado di superare. Nella politica, come nell’economia e nello sport, l’emergenza durerà tantissimo. O abbiamo la fortuna di trovare qualche De Gasperi, o avremo problemi non facilmente risolvibili.
Sconfitta la superficialità. Confesso che stupidamente all’inizio credevo molto a chi faceva paragoni con la normale influenza. Eravamo tutti abbastanza sereni. Lo vedevamo come un problema dei cinesi. Poi degli italiani, poi è diventato un problema di tutti. Pensavamo: ma vuoi che tocchi proprio a noi?
Olimpia, su e giù. È bizzarro parlarne ora, a stagione teoricamente ancora in corso. Abbiamo avuto momenti molto belli e molto brutti, mancanza di continuità. La cosa mi ha dato fastidio, lavoreremo per cambiare.
Dell’Orco ha confermato il budget. Sì, e mi è spiaciuto che qualcuno l’abbia vista come un tentativo di affermare una posizione di forza. Era una dimostrazione di fiducia per il movimento e per il domani.