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Stefano Travaglia parla della sua superficie migliore e l’idolo David Ferrer

In un’intervista a Tuttosport Stefano Travaglia ha parlato di alcuni argomenti: “Essere tra i migliori 100 significa avere maggiori sicurezze anche dal punto di vista economico, poter fare gli ATP 250, le qualificazioni negli ATP 500 e in qualche Masters 1000, e ovviamente essere nei tabelloni Slam”. Mentre “alla ripresa punterò alla top 50“.

“Dopo essermi allenato sul campo fino ai primi di aprile quando era possibile farlo, ora eseguo solo esercizi di mantenimento, cercando di tenere oliata la macchina, in particolare polso, gomito e spalla. La manualità con la racchetta assicura, non sarà un problema“.

“L’erba mi piace ma non posso dire di conoscerla perché ci ho giocato poco. Sulla terra ho più tempo ma a volte vado fuori giri. Sul cemento spingo di più. Sono versatile anche se mi occorrono 4-5 giorni di allenamento per adattarmi alla nuova superficie“.
“David Ferrer è il mio idolo, per il grande impegno che ha sempre messo nel quotidiano e la sua capacità di alzare costantemente il livello. Mi ci sono allenato alcuni anni fa e l’ho affrontato in torneo perdendo 7-6 al terzo”.

“Quella che stiamo vivendo è una sosta atipica, anche se per ragioni diverse a me non nuova, come quando nel 2016 sono stato fermo per tre mesi in casa per un problema alla schiena. La differenza è che oggi non abbiamo certezze su quando si sbloccherà il quadro emergenze mentre quando sei infortunato c’è sempre una luce“.


Fonte: http://feed.livetennis.it/livetennis/


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