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Pallavolo maschile, è guerra con la Fipav. Ecco le parole di Mosna

Hanno fatto rumore le dimissioni in blocco dei due presidenti delle Leghe di Pallavolo maschile e femminile, Diego Mosna e Mauro Fabris, in totale disaccordo con la decisione della Fipav di decretare la fine anticipata dei tornei senza assegnazione dei titoli. In molti chiedevano più tempo per decidere, un pò come sta avvenendo nel mondo del calcio, ma ora forse qualcosa si muove e più di una voce caldeggia un epilogo diverso da quello di una fine improvvisa che nessuno tra i diretti interessati immaginava. Nelle ultime ore si sono affacciate diverse ipotesi, alcune più fattibili altre shock come quella del presidente di Conegliano Piero Garbellotto di immaginare una Lega pallavolo in stile NBA svincolata per sempre dalla Fipav. La proposta invece più fattibile è quella dell’ex presidente di Lega maschile e presidente del Trentino Volley Diego Mosna che parla di un possibile torneo finale in stile final four o final six da disputarsi in pochi giorni presumibilmente la prossima estate, qualora le condizioni legate all’emergenza Coronavirus lo consentissero. Dello stesso avviso il coach della Cucine Lube Civitanova e capolista di Superlega Fefè De Giorgi: “Non abbiamo bisogno di ferie quest’anno, se si potrà giocare anche ad agosto giocheremo. Mi auguro che tra Federazione e Leghe ci sia un riavvicinamento e che si possa trovare una soluzione. La Federezione non credo possa essere contraria nel riprendere un’attività, ma credo ci possa essere un problema di regolamento sul fatto di assegnare un titolo con una stagione che non è stata conclusa prima“. A questo punto, l’intoppo è il regolamento. Per il presidente della Fipav, Pietro Bruno Cattaneo, la stagione è ormai conclusa e i titoli quest’anno non verranno assegnati, salvo clamorosi dietrofront. Questa posizione è resa ancora più forte anche dal consenso della maggior parte dei club dei due massimi campionati, ad eccezione delle poche big che si stavano giocando il titolo che hanno tutto da perdere. Qualora ci fosse l’ok del Governo e di pari passo quello dei medici, neanche il presidente della Fipav si opporrebbe all’idea delle Final estive, fermo restando che per la Federvolley quel titolo sarebbe solo simbolico e non verrebbe comunque inserito nell’albo d’oro ufficiale. Non avrebbe dunque valore per la Federazione, ma per le casse delle società sicuramente si.

Le parole di Diego Mosna e l’idea delle Final estive

Sui vari social Diego Mosna ha espresso il suo parere che è stato appoggiato e ricondiviso da altre società e da alcuni giocatori come ad esempio Simone Giannelli che poi ha voluto aggiungere un commento dichiarando che condivide l’idea e che non si arrende e lancia una nuova forte proposta per la ripresa. Ecco le parole di Mosna:
Niente polemiche, ma fatti concreti: non mi arrendo e lancio una nuova fonte proposta per la ripresa. La lettera che il Ministro per le Politiche Giovanili e lo Sport Vincenzo Spadafora ha inviato nella giornata di venerdì 10 aprile al Presidente del Coni Giovanni Malagò ci consegna un messaggio di speranza ma anche indicazioni precise e cariche di positività. Nel suo documento, il Ministro parla di una possibile ripartenza degli allenamenti e delle attività presumibilmente per il 4 maggio, nel più rigoroso rispetto delle prescrizioni di sicurezza, ma chiede, al tempo stesso al Comitato Olimpico di incentivare le singole Federazioni nelle promozione di azione buone e pratiche per la ripresa. Questa lettera, a mio modo di vedere, rende ancora più evidente quanto la decisione della Fipav di chiudere i campionati di Serie A sia stata inopportuna ma soprattutto avventata. Oltretutto, lo stesso Ministro indica la data del 4 maggio che, incredibile coincidenza, era la stessa che Lega Pallavolo Serie A aveva segnalato come quella per una possibile ripresa degli allenamenti qualora la situazione dell’Emergenza Coronavirus fosse diventata sempre meno grave. Nel progetto della Lega Pallavolo Serie A c’era proprio l’eventualità di tornare in palestra per tutto il mese di giugno, per poi giocare Play Off scudetto in quello di giugno. Un’idea che, a maggior ragione, dopo aver letto la lettera del Ministro Spadafora, rilancio e prendo nuovamente in mano con forza e rinnovato entusiasmo. A nome di tutti coloro che restano convinti che la decisione della Federvolley sia stata una dannosa fuga in avanti, chiedo quantomeno di esaminare l’opportunità di giocare i Play Off Scudetto, assegnando sul campo il titolo di Campione d’Italia 2020. I Playoff potrebbero essere ancora più all’ insegna della spettacolarità; li immagino da svolgere magari in una ambientazione esaltante come l’Arena di Verona, con un numero limitato di spettatori presenti, distanziati l’uno dall’altro di due/quattro metri, ma con una valenza solidale ben precisa e strutturata. I pochi biglietti d’ingresso disponibili potrebbero infatti avere un prezzo molto alto, il cui ricavato potrebbe essere interamente devoluto a chi sta dando tanto al nostro paese in questo momento, come medici, infermieri e operatori sanitari. In questo modo si abbandonerebbe l’inutile retorica di assegnare a loro lo scudetto, facendo invece ripartire il nostro amato volley ed offrendo soprattutto un sostegno concreto a chi lo merita. Mi rendo conto che oggi, dopo più di un mese di isolamento nelle nostre case, sia magari difficile immaginare tutto ciò, ma iniziare anche solo a progettarlo sarebbe uno straordinario segnale di speranza e positività, che potrebbe correre in parallelo ad una fase 2 di cui il paese e l’economia ha bisogno come il pane“.


Fonte: http://news.superscommesse.it/pallavolo/feed/


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