ROMA – “Mi mancano alcuni momenti, quegli anni, con le cose belle e brutte che sono successe. In quel momento sono state gare molto stressanti, ma con gli anni ho capito davvero che, nonostante l’intensità, è stato un regalo perché con Rossi abbiamo dato alla gente una grande e vera rivalità, in pista e fuori. Eravamo persone diverse”. Max Biaggi ricorda in questo modo gli anni d’oro vissuti in e caratterizzati dalla fortissima rivalità con Valenrino Rossi, sia in pista che fuori: un dualismo iconico tra il pilota romano e la leggenda di Tavullia che ha monopolizzato l’attenzione nei primi anni 2000.
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Il bilancio della carriera
Biaggi ha dato l’addio alle corse dopo alcuni ottimi anni spesi in Superbike in cui è riuscito a portare a casa due vittorie del titolo piloti e traccia un bilancio assolutamente positivo della propria carriera in un’intervista a BT Sports: “Lo rispetto e credo che lui pensi lo stesso. Adesso mi mancano quei momenti, quel periodo e mi piacerebbe tornare indietro per poterli vivere di nuovo. Non mi pento di nulla. Quello che ho fatto, dal punto di vista sportivo, è stato bello, fantastico e non potrei chiedere di più. È stato come un sogno. Ho raggiunto quello che sognavo: essere il numero uno nella categoria in cui ho cominciato, la 250cc. Poi sono arrivato alla 500, a cui è succeduta la nuova era MotoGP, e poi ho disputato la Superbike… Ho partecipato a molte categorie e anche se ho avuto molte difficoltà, sono abbastanza soddisfatto e mi sento ancora forte fisicamente. Non ho grandi problemi, non ho molte ossa rotte, quindi sono molto felice”.