PARIGI – “Una volta che sapremo quando possiamo partire, penso che si potrebbero vedere 2-3 Gp al mese. Se iniziamo a luglio/agosto e andiamo avanti fini a dicembre, abbiamo 5-6 mesi“. Jean Todt, presidente della Fia, ha parlato ad Autosport in merito a come gestire il Mondiale 2020 di Formula 1 pesantemente condizionato dal Coronavirus.
La priorità è la salvezza dei team
Il piano di Chase Carey di riuscire a mettere ancora su un Mondiale di Formula Uno da 15-18 gare è ancora fattibile sebbene i primi nove Gp in calendario sono stati cancellati o rinviati. Ma al momento, secondo Todt, sono altre le priorità visto che ci sono scuderie che rischiano di sparire. “Spero che restino tutti e per questo dobbiamo prestare ascolto a ciascuno. Vale anche per i big, non si deve mai dare niente per scontato, per cui dobbiamo considerare tutto, essere umili. Dovremo essere sicuri di fare le scelte giuste, di prendere le decisioni giuste, ci vorrà del tempo ma si tornerà. Sono però certo che molti team, fornitori e costruttori dovranno rivedere i propri programmi“.
In questa ottica diventa fondamentale il budget cap e per il presidente della Fia non si possono non abbattere i costi: “In ogni catastrofe, in ogni crisi, ci sono tante cose negative ma anche alcune positive e fra queste c’è la possibilità di rendere le cose migliori per il futuro, soprattutto in F1 dove abbiamo raggiunto certe vette in termini di costi che per me non sono ragionevoli” ha concluso Todt.