in

Due campionati senza vincitore: basket e volley, la stagione è finita

Due dei più bei campionati che il volley e il basket di casa nostra abbiano mai avuto non conosceranno un vincitore. Se il calcio andrà avanti in qualche modo fino al cuore dell’estate e oltre, i due principali sport indoor italiani hanno deciso che per questa stagione basta così, ha vinto il virus. Solo la pallavolo ha lasciato aperto un teorico, ma remotissimo spiraglio. Sotto canestro, invece, ci si ritroverà a settembre.La prima volta del volleyDalla sua fondazione, nel 1946, il massimo campionato maschile aveva sempre avuto un vincitore. Per il 2019-2020, invece, i tredici team di Superlega non avranno più la possibilità di battersi. Il campionato è fermo dall’8 marzo, quando, in un clima di guerra, si giocarono alcune partite a porte chiuse e due, a Piacenza e Milano, saltarono per sospetto coronavirus di alcuni componenti degli staff delle squadre impegnate. Uno stop tardivo quanto quello del calcio, a cui è seguito un mese di trattative tra team, Lega e Federazione, sfociato nel finale nulla di fatto. Con una postilla: se il virus dovesse allentare la presa entro la prima metà di maggio e sempre che il Governo determini la sospensione delle attuali misure di distanziamento sociale, le squadre avrebbero la possibilità di tornare in palestra e riprendere gli allenamenti. A quel punto si procederebbe verso un play-off sulla base della classifica attuale, con formula rivisitata e assai sintetica. Ma tutto questo si scontra con la realtà e con la prevedibile prudenza delle autorità governative. A questo punto la Fipav dovrà decidere se assegnare comunque il tricolore alla prima della regular season, la Lube Civitanova, che svettava in Superlega di misura su Modena e con due punti di vantaggio su Perugia. Un campionato avvincente che purtroppo si ferma sul più bello, lasciandosi dietro le spalle 30 milioni di mancati introiti.
Finita ufficialmente e senza possibilità di ripresa la stagione del volley femminile. La Lega ha assegnato la “vittoria della regular season” all’Imoco Conegliano. Sarà ancora la Fipav a decidere se le venete potranno fregiarsi del tricolore. Bloccate tutte le retrocessioni. Una sola volta la pallavolo donne non aveva assegnato lo scudetto, nel 2001, quando la Virtus Reggio Calabria vinse il campionato con una giocatrice, la rumena Cristina Pirv, tesserata in maniera irregolare alla vigilia dei play-off dopo aver militato nella stessa stagione nel campionato brasiliano.
Arrivederci basketLa Virtus Bologna dovrà mettersi l’anima in pace, il campionato pure dominato fino al 22° turno della regular season non sarà suo. Il basket chiude: i club avevano già bocciato la proposta delle Vu Nere di proseguire la stagione con un mega play-off da organizzare nel mese di luglio tra le migliori 16 della classifica (in pratica, tutte tranne Pesaro, ultimissima). Il limite stabilito alla conclusione del campionato, il 30 giugno, è troppo stretto perché si possa completare la regular season in tempi ragionevoli e giocare una parvenza di play-off. In più c’è la questione delle porte chiuse, una soluzione nemmeno contemplata dalla società. Soprattutto, poi, le squadre sono decimate dalla partenza in massa dei loro stranieri, molti dei quali americani. Venuti meno i presupposti tecnici, non ha più senso portare avanti una stagione che lascerà dietro di sé un buco di 40 milioni di euro. Nel 2012 e nel 2013 il titolo vinto dalla Mens Sana Siena venne successivamente revocato per irregolarità amministrative della società toscana. 
Il campionato femminile aveva ricevuto l’eutanasia con parecchi giorni di anticipo rispetto a quello maschile. Il titolo non sarà assegnato.


Fonte: http://www.repubblica.it/rss/sport/rss2.0.xml


Tagcloud:

Nba, Adam Silver sul ritorno in campo: “Non decideremo prima di maggio”

Coronavirus, Ezpeleta: “Stagione MotoGp in bilico, potremmo non correre”