Jannik Sinner ha parlato alla Gazzetta dello Sport: “Lavoro a secco, su mobilità laterale e potenziamento di gambe e braccia. La racchetta la tocco solo tre o quattro volte a settimana. Faccio solo movimento senza palla nello spazio comune del palazzo dato che il Country Club di Monte Carlo è chiuso”.
“Guardo tante serie TV sul computer e faccio dei tornei online alla playstation con i miei amici. E ovviamente tante telefonate con i miei genitori. Ora la priorità non è tornare in campo, ma uscire dall’emergenza. Il rientro sarà molto eccitante. Tutti avremo così tanta adrenalina che non vorremo mollare nemmeno un colpo, sia i big che i più giovani. Sarà una battaglia e a me piacciono le battaglie”.
“Ho 18 anni. Voglio giocare e n. E più gioco, più mi diverto. Poi se dovessi scegliere un torneo dello Slam in cui penso di poter arrivare in fondo, direi proprio gli US Open.
Battere Federer a Wimbledon è sempre stato tra i miei sogni. Spero comunque di poter giocare sul Centrale un giorno, devo ancora scoprire il mio valore sull’erba. A Roger lancio un messaggio: ‘Gioca un altro anno, così magari il nostro match è solo rimandato di dodici mesi’“.
“Mi sono allenato con Nadal a Melbourne e mi ha impressionato come tiene il campo. Mi piacerebbe avere la sua personalità. Giocare subito a questi livelli è sicuramente la strada più difficile. Nel tennis puoi passare dal vincere un torneo a perdere tre primi turni di fila. Perciò ora l’obiettivo è la continuità dei risultati, l’applicazione quotidiana e il miglioramento di tutti i colpi. Ma il principale nemico di un tennista è la fretta. Piatti sa che io sono ambizioso ed esigente, però chiede pazienza. E io sarò paziente“.