MODENA – Intervistato da Diego De Ponti per Tuttosport, Massimo Righi,AD di Lega Pallavolo, alla vigilia del CDA odierno, traccia le linee per un possibile futuro.
FINIRE IL CAMPIONATO – “Non conta tanto il fatto di attribuire uno scudetto. Ripartire vorrebbe dire dare un segnale positivo, di rinascita e di ripresa della vita, garantendo un momento allegria e distrazione. Credo che in questo frangente così buio pensare al giorno in cui sarà possibile tomare in campo, sia in linea con i nostri valori fondanti”.
CI ATTERREMO ALLE DISPOSIZIONI – “Ci affideremo al 100% alle indicazioni che ci verranno dal governo, dai ministeri competenti. Se preverrà l’esigenza di chiudere tutto lo faremo. Se sarà possibile tenere aperta la stagione ci organizzeremo per farlo. E chiaro che la nostra valutazione riguarda soprattutto per la nostra massima serie. Le nostre altre due serie hanno esigenze diverse. Pensiamo di andare a chiudere la stagione dell’A3, perché le società non hanno strutture tali da reggere il peso di questa situazione per altri mesi”.
TRANSFER – “Si può ragionevolmente arrivare ad una soluzione positiva visto che è stata cancellata l’attività delle rappresentative nazionali”.
ABBASSARE I COSTI – “Ci aspetta un quadro condizionato dalla recessione ma lo affronteremo con un corpo sano, senza criticità, con i club consolidati e con una struttura societaria efficiente. Abbiamo lavorato per molti anni per questo obiettivo ed ora siamo pronti. II sistema dovrà ricalibrarsi perché la crisi è gigantesca. Valuteremo come abbassare i costi”.
LA VOLPE E L’UVA – I procuratori immaginano un’emorragia di campioni verso campionati toccati meno dalla pandemia, come il Giappone o la Turchia….“La crisi è globale e si parla di campionati di seconda fascia. Mi sembra un po’ la favola della volpe e dell’uva. Diciamo che i procuratori provano a farsi rincorrere ma i giocatori resteranno qua”.