Le priorità in Lombardia, dovunque ti giri, sono tutte sulla lotta all’epidemia che qui tocca già da un mese altezze impressionanti a livello mondiale. Ne è consapevole Gianmaria Vacirca, dirigente della Vanoli Cremona, che nell’intervista a Fabrizio Barbieri de La Provincia di Cremona mette il basket il all’ultimo posto: “In questo momento quello che conta è la salute. Stiamo vivendo un momento storico drammatico, in modo particolare a Cremona.
Per altro abbiamo avuto anche il nostro presidente coinvolto e ovviamente il nostro ultimo pensiero è il campo. Parlare di pallacanestro è inutile, come scervellarsi su formule e melodi per finire la stagione. Pee me il campionato è finito. Siamo in un incubo collettivo, non ci sono differenze.”
Pensare diversamente. “Dobbiamo pensare oltre, guardare a cosa succederà più avanti. Fare delle scelte coraggiose e magari fantasiose. Credo che ci vorranno anni prima di tornare a una situazione di sostenibilità economica dello sport. La pallacanestro era in sofferenza prima del Corronavirus, figuriamci ora. Tutti dobbiamo cambiare la nostra visione del mondo, della vita. Serviranno nuovi modelli di pensiero, non sarà più cosi facile viaggiare, avere contatti.”