La stagione 2019/2020 è stata e sarà un’altra pagina importante nella carriera di Sandrine Gruda. La lunga francese, MVP regnante del nostro basket, stava comandando il campionato con Schio e aveva firmato il ritorno ai quarti di finale di EuroLeague Women delle “Orange”: durante la sosta di febbraio, infine, aveva affrescato un altro capolavoro vincendo da MVP il Preolimpico con la sua Francia e strappando il biglietto per i giochi olimpici di Tokyo. Ma adesso tutto quello per cui ha lavorato e portato a termine grandi imprese è a rischio, c’è uno stop per affrontare una battaglia più grande di tutti noi: che lei affronta comunque con grande positività e serenità, cercando sempre di mantenere il suo meraviglioso sorriso anche nelle occasioni più avverse.
Schio è arrivata allo stop al primo posto, e in Eurolega aveva staccato il biglietto per i quarti. Ottimi risultati: come commenteresti la vostra annata sinora?
Stavamo giocando una buona stagione, stavamo raccogliendo i frutti del progresso fatto si dall’inizio del campionato. Dall’inizio della stagione fino a febbraio è andato tutto bene per noi, sia in Eurolega che in campionato: abbiamo subito delle sconfitte, ma l’andamento complessivo è stato molto buono. Siamo state costanti, siamo migliorate molto e direi che stava andando bene.
Come hai vissuto lo stop al campionato dovuto all’emergenza COVID-19?
Penso sia stata la decisione migliore, era importante fermare la stagione. Credo che quest’emergenza, questa particolare situazione che stiamo vivendo oggi, il fatto che l’apparato sanitario del mondo intero in questo momento sia a rischio, sia la preoccupazione principale oggi. È compito di tutti noi fare il necessario per prevenire la diffusione del virus: sono molto contenta che sia stato deciso lo stop del campionato.
Qual è la tua routine quotidiana in questo periodo?
Come atleta olimpica, mi è permesso andare in palestra quindi la cosa non ha cambiato di molto la mia routine quotidiana, dato che mi è consentito andare ad allenarmi quando posso e quando è possibile. Poter andare mi dà l’occasione di continuare a fare sport: mi alleno giusto per mantenere la salute e una buona condizione, senza eccessi. Credo che fare regolare attività sportiva sia importante per la salute: è il motivo per cui lo faccio.
A casa lavoro al computer, ai miei progetti al di fuori della pallacanestro: per me questo break è una grande opportunità per portarli avanti.
Passo giornate molto intense, non mi annoio.
Mi sento regolarmente con la mia famiglia e gli amici, è bello avere amici sparsi per il mondo perchè hai modo di parlare con loro per sapere come vivono in Francia, Russia, Stati Uniti, Turchia questa situazione. Ritengo sia abbastanza utile in questo momento condividere le nostre esperienze con gli altri.
Un’ultima considerazione: guardo fuori dalla finestra e vedo che c’è il sole. Anche se sono a casa, la cosa m’infonde positività. Penso che questo sia bello.
#IORESTOACASA
(Foto Elio Castoria)